VERONA – Dopo complessi lavori di riqualificazione e con un significativo ampliamento degli spazi espositivi, riapre al pubblico dal 28 maggio il Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona.
L’edificio del Museo sorge dal XV secolo, come Convento dei Gesuiti, sul fianco del colle di San Pietro a picco sopra il Teatro Romano. La suggestione dei luoghi, la bellezza e l’importanza dei reperti esposti, l’eleganza e funzionalità dell’allestimento, sono fattori che sicuramente faranno del nuovo Museo Archeologico al Teatro Romano una delle mete imperdibili di Verona.
Il progetto di ristrutturazione è costato oltre 5 milioni di euro e ha consentito di recuperare 350 mq di spazio espositivo. Gli allestimenti museografici e grafici sono stati studiati appositamente per mettere in risalto la preziosità di oltre 600 reperti. Ciò che veronesi e turisti possono ora finalmente ammirare è dunque un Museo Archeologico di impronta internazionale, ricco non solo di reperti di notevolissimo valore ma anche di apparati illustrativi adeguati, elegante e innovativo.
Il percorso museale attraversa tre piani espositivi. Il primo, situato al quinto livello dell’ex convento, è uno spazio quadrato che si affaccia sul Chiostro dei Gesuiti; il secondo corrisponde al piano sottostante e si compone del nuovo cortile coperto, dell’ex-refettorio e di una serie di stanze minori tra cui tre celle monastiche; il terzo, ancora inferiore, è costituito dalla sala delle iscrizioni (già portineria del convento).
La struttura del complesso permette percorsi differenti. Quello privilegiato inizia dal piano superiore del convento, con una sintetica introduzione alla Verona romana e alle residenze che vi si trovavano, spesso dotate di arredi lussuosi. I visitatori sono via via condotti nella quotidianità della Verona di due millenni fa, illustrata nelle sezioni: “Abitare a Verona”, “Le necropoli”, e “Gli edifici pubblici”. In questa ultima sezione sono descritti gli edifici di maggior importanza dell’epoca romana veronese. “L’Arco dei Gavi” e “L’Anfiteatro romano” (Arena), rappresentati da due straordinari plastici rispettivamente ottocentesco e settecentesco accompagnati da varia documentazione.
Completa la sezione dedicata agli edifici pubblici la presentazione de “Il Teatro romano” nei suoi vari aspetti: la struttura architettonica, i documenti sugli spettacoli e i reperti dagli scavi, le sculture che celebravano personaggi eminenti; poi la grande varietà di raffinate sculture decorative, destinate in parte alla sospensione in parte a integrare l’architettura. Infine il percorso si conclude al piano superiore in una sezione dedicata al Santuario di Iside e Serapide, luogo di culto situato nella zona del complesso teatrale dove erano venerate le due divinità di origine egizia.
Ma non è tutto. Scendendo al piano sottostante si può acceder al cortile dove si ammirano sculture in pietra e bronzo che ornavano i luoghi pubblici della città. Si entra poi nel refettorio, dedicato alle grandi sculture romane rinvenute a Verona.
Una sezione della sala verso il teatro è destinata alle esposizioni temporanee e, in occasione della riapertura al pubblico, è presentata la mostra L’Egitto a Verona. La visita prosegue nel chiostro del Museo dove sono state risistemate iscrizioni e stele, con numerosi esempi di scultura funeraria, opera di botteghe di lapicidi che in epoca romana lavoravano il calcare locale, tratto dalle cave site in Valpolicella. Dal chiostro si entra nella chiesa del convento (con affreschi e un pregevole soffitto ligneo cinquecentesco), che ospita la sezione dedicata ai mosaici, in bianco e nero e policromi, da Verona e dai dintorni. Dalla chiesa si passa alla Grande Terrazza, riaperta al pubblico nel 2002 con un allestimento che è rimasto invariato; vi sono esposte, all’aperto, lapidi funerarie (nell’area verso il colle) ed elementi architettonici (nell’area verso il teatro), a integrazione di quanto visto all’interno del Museo. La visita termina con la sala al piano inferiore, che accoglie are e lapidi dedicate agli dei romani venerati nel Veronese ed elementi architettonici di grande raffinatezza.
Come spiegato dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, gli interventi di restauro sono stati realizzati grazie ai fondi del POR della Regione del Veneto e con il contributo di Fondazione Cariverona. “Si è realizzato un intervento di altissimo valore, che restituisce alla città uno splendido luogo di cultura, oltre ad una spettacolare nuova terrazza panoramica”, ha detto Tosi aggiungendo: ”L’intervento troverà il suo completamento entro la fine dell’anno, con la messa in servizio della nuova funicolare di Castel San Pietro, che prevede la realizzazione di una fermata intermedia per favorire un più comodo accesso al museo”.
Vademecum
Museo Archeologico al Teatro Romano, Regaste Redentore, 2 – Verona
tel. +39 045 8062611
www.museoarcheologicoverona.it
Orari
lunedì 13,30 – 19,30
da martedì a domenica 8,30 – 19,30
La biglietteria chiude alle ore 18.45.
Biglietti
biglietto intero euro 4,50
biglietto ridotto euro 3,00:
· gruppi (oltre 15 persone)
· anziani oltre i 60 anni
biglietto ridotto scuole euro 1,00:
· dalle primarie alle secondarie di secondo grado
· ragazzi 8-14 anni solo accompagnati
ingresso gratuito:
· bambini 0-7 anni
· anziani oltre 65 anni residenti nel Comune di Verona
· portatori di handicap e loro accompagnatori
· possessori di VeronaCard
Dal 28 maggio al 30 giugno 2016 per festeggiare la riapertura del Museo
tariffa unica euro 1,00
Visite guidate e segreteria didattica
dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16
tel. +39 045 8036353 – fax +39 045 597140
segreteriadidattica@comune.verona.it