FIRENZE – L”Angelo annunciante” è una scultura policroma in terracotta alta 131 cm e raffigurante l’Arcangelo Gabriele. Nel 1958 fu attribuita alla scuola del Verrocchio dallo storico d’arte Ludovico Ragghianti, successivamente, nel 1999 Carlo Pedretti (1928-2018), tra i massimi esperti leonardiani, la riconobbe come opera giovanile di Leonardo da Vinci.
La scultura fu eseguita alla fine del Quattrocento e fu collocata nella Pieve di San Gennaro a Capannori (Lucca). Nel 1773 l’opera subì un grave danno quando, secondo quanto riportano alcuni documenti, cadde in frantumi dopo essere stata colpita da una scala.
Il restauro della scultura, la mostra e la piazza dedicata a Carlo Pedretti
La statua è stata restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed è ora al centro di una mostra intitolata “Se fosse un Angelo di Leonardo… L’Arcangelo Gabriele di San Gennaro in Lucchesia e il suo restauro”, a cura di Ilaria Boncompagni, Oreste Ruggiero e Laura Speranza, ospitata nel nuovo Centro espositivo “Leo-Lev” a Vinci (Firenze).
L’intervento di restauro è durato poco meno di un anno ed è stato effettuato dal settore dei Materiali Ceramici, Plastici e Vitrei dell’Opificio delle Pietre dure, sotto la direzione di Laura Speranza.
L’Opificio ha anche realizzato una copia fedele dell’angelo in terracotta, attraverso la scansione in 3D dell’opera e con l’analisi e il recupero dei pigmenti originari e l’utilizzo della stessa tecnica pittorica, ottenendo una scultura che replica l’opera come se fosse appena uscita dalle mani dell’artista che la produsse. L’angelo e la sua replica sono esposti al primo piano del complesso, dove i visitatori possono usufruire di contributi multimediali dedicati alla statua, al suo restauro e alla creazione della copia. Uno speciale filmato illustra il percorso di ritorno dell’angelo da Vinci attraverso la Valdinievole fino alla pieve romanica di San Gennaro, dove sarà ricollocato a mostra conclusa.
Sempre a Vinci è stata inaugurata, dal sindaco Giuseppe Torchia, la nuova piazza dedicata Carlo Pedretti, professore di storia dell’arte italiana e titolare della prima cattedra di studi vinciani alll’Università della California a Los Angeles, dove ha diretto l’Armand Hammer Center for Leonardo Studies.
La nuova piazza Pedretti, nel centro storico cittadino, è stata realizzata con investimenti privati, su progetto dell’architetto Oreste Ruggiero. La pavimentazione decorativa è ispirata alla leonardesca Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano, mentre la fontana scenografica è stata ideata insieme al professor Pedretti e ispirata a un progetto di Leonardo. Infine, sono presenti anche gli skyline, quattro incisioni di ottone che richiamano le quattro città del maestro toscano (Vinci, Firenze, Milano e Amboise).