MILANO – È Vitriol, il personaggio nato dall’immaginazione di Gillo Dorfles, il protagonista della mostra a cura di Aldo Colonetti e Luigi Sansone che, dal 13 gennaio al 5 febbraio 2017, sarà ospitata alla Triennale di Milano. Vitriol è stato presentato per la prima volta in un dipinto del 2010, che sarà anche in esposizione, ed è protagonista di altri 18 disegni e appunti realizzati nella seconda metà del 2016.
Spiega Dorfles: “attraverso la figurazione, molto spesso si riesce ad andare al di là della propria “conoscenza cosciente”, per approdare a una sorta di figurazione dell’inconscio: alcuni mie disegni provengono dall’inconscio, e si affacciano sul foglio di carta attraverso elementi figurativi che ovviamente derivano da uno stato di coscienza, non razionalizzato”.
I disegni proposti in mostra riportano anche appunti, citazioni in lingua di Goethe, Jung, Steiner, più una serie di parole e di numeri che prima di essere “parole” sono disegni, composizioni, linguaggi da decifrare.
Vitriol, così enigmatico nella sua composizione alfabetica, come se arrivasse da un altro mondo, si trasforma, in questi ultimi disegni, in una figura, certamente fantastica, ma che nel suo insieme ci ricorda da dove veniamo, chi siamo ma soprattutto dove tentiamo di andare. Vitriol può essere considerato come un saggio filosofico, nel quale la dimensione estetica ci parla di un corpo “eterico” che è diverso da quello fisico ma che “non è ancora la pura spiritualità”, come ci ammonisce lo stesso Dorfles.
Vademecum
Dal 13 Gennaio 2017 al 05 Febbraio 2017
La Triennale di Milano
Ingresso gratuito
Info: +39.02.724341
info@triennale.org
www.triennale.org