Al Castello Sforzesco in mostra il Novecento di carta. Disegni e stampe di maestri italiani

[caption id="attachment_19915" align="alignnone" width=""]Giorgio Morandi, Grande natura morta con lampada a destra, 1928, Acquaforte, 321×459[/caption]

Nell’ambito del palinsesto culturale “Novecento Italiano”, l’esposizione milanese presenta una selezione di lavori di solito non visibili per ragioni conservative. Una galleria di opere di pittori, scultori e incisori italiani da Alberto Martini a Carlo Carrà fino a Michelangelo Pistoletto e Alighiero Boetti 

Horti Farnesiani. Il Palatino e il suo giardino segreto in mostra

[caption id="attachment_19913" align="alignnone" width=""]Le Uccelliere Farnese dopo il recente restauro (2013-2018) Archivio Fotografico del Parco Archeologico del Colosseo © ph di Bruno Angeli[/caption]

Dopo la conclusione del restauro delle Uccelliere farnesiane, una esposizione, organizzata da Electa e promossa dal Parco Archeologico del Colosseo, racconta dal  21 marzo al 28 ottobre 2018 uno dei luoghi più celebri e simbolici della Roma rinascimentale e barocca, voluto dai Farnese 

Giovanni Bellini e Andrea Mantegna, un magico confronto alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia

[caption id="attachment_19375" align="alignnone" width=""]Giovanni Bellini e Andrea Mantegna[/caption]

Una raffinata mostra, con allestimento dell’architetto Mario Botta, affianca due capolavori con lo stesso soggetto: la “Presentazione di Gesù al Tempio”. Un evento eccezionale che precede la grande esposizione dedicata ai due artisti, che il 1 ottobre 2018 aprirà alla National Gallery di Londra 

Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia

[caption id="attachment_19629" align="alignnone" width=""]Tiziano, Polittico Averoldi, 1520-1522. Olio su tavola, cm 278×292. Collegiata dei Santi Nazaro e Celso, Brescia – particolare[/caption]

Dal 21 marzo al 1 luglio 2018 al Museo di Santa Giulia a Brescia un importante progetto espositivo, a cura di Francesco Frangi, dedicato al pittore veneto che permette di ripercorrere l’influenza che il grande maestro ebbe sugli sviluppi della pittura bresciana