FERRARA – A nove anni dal sisma torna completamente visitabile Palazzo Schifanoia a Ferrara. Dopo l’apertura del Salone dei Mesi, considerato un capolavoro del Rinascimento italiano, e l’inaugurazione dell’Ala Borsiana, apre infatti l’Ala Albertiana, costruita alla fine del Trecento da Alberto d’Este, totalmente rinnovata, che completa il percorso del Museo Schifanoia.
Oggi si è tenuta l’inaugurazione alla quale hanno preso parte il ministro Dario Franceschini, il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, l’assessore regionale Mauro Felicori e l’assessore comunale Marco Gulinelli accanto a Giovanni Sassu, curatore, Maria Teresa Gulinelli, conservatrice. Presenti anche l’editrice Elisabetta Sgarbi e Giovanni Giannelli della “Ottorino Nonfarmale”, laboratorio che completò il restauro degli affreschi dei mesi.
“Si tratta di una grande restituzione alla città. – Ha affermato Franceschini – Ferrara deve mantenere alta la sua ambizione anche di fronte alle nuove sfide del turismo. Mi piacerebbe – ha auspicato – che si ragionasse per addizioni, la città ha zone di forte vocazione, il polo della letteratura, quello dell’Arte moderna e contemporanea, quello dell’Arte antica”.
“Oggi – ha detto Sgarbi – apriamo le porte di un museo ricostruito nella sua integrità, nel luogo più importante del Rinascimento nell’area della Padania. Ha poi aggiunto “Schifanoia torna ad essere integralmente quel luogo di piacere, felicità e festa che ha voluto essere con Alberto e Borso d’Este”.
“Nei circa 123 anni dalla nascita – ha evidenziato Sassu – è stato integralmente museo per soli 15 anni. Da oggi ci piace pensare che diventi realmente il museo della città, un luogo che racconta la storia di Ferrara con un linguaggio rigoroso ma moderno e comunicativo”.
La conservatrice Maria Teresa Gulinelli ha sottolineato il ruolo urbanistico del palazzo rinascimentale, che fu “il fulcro di ampliamento della città nel sud est, tanto da essere chiamata addizione di Borso d’Este“.
Un percorso a tappe
Le stanze albertiane, si presentano con un vero e proprio rinnovamento del linguaggio espositivo per agevolare, da un lato, l’esposizione delle collezioni civiche, ora completamente riorganizzate, dall’altro il racconto dell’evoluzione del Palazzo.
Il percorso espositivo di 1400 metri quadri comprende 21 sale e 255 opere.
Al nuovo allestimento dell’Ala Albertiana si accede dalla sinistra dell’ingresso principale di via Scandiana 23.
La visita è un percorso a tappe che prende avvio dal contesto urbano di Schifanoia, letto sin da subito in parallelo con la storia delle collezionismo che ha portato alla nascita del Museo Civico nel Settecento; si sviluppa attorno al tema fondamentale delle ceramiche di raccolta e di scavo come testimonianza della vita quotidiana degli Este; si conclude con la figura straordinaria di Leonello, il raffinato principe, che segna la nascita dell’umanesimo a Ferrara nel Quattrocento.
Dopo aver ammirato da vicino i frammenti di affreschi che decoravano l’Ala Albertiana nella prima metà del Quattrocento, si possono scoprire gli affreschi del Salone dei Mesi. Il grandioso capolavoro del Rinascimento estense, rinato grazie alla nuova e magica illuminazione inaugurata lo scorso anno, accoglie il visitatore introducendolo al cospetto delle opere dell’età di Borso, di Ercole I e dei duchi cinquecenteschi.
Scendendo nei nuovi ambienti del museo il percorso prosegue con l’età della Devoluzione, della Ferrara barocca e della grande pittura sacra. La visita si conclude con le stanze dedicate al cardinale Gian Maria Riminaldi, padre spirituale del Museo Civico, che nel Settecento immaginò un museo “didattico” per la città ricco di oggetti e testimonianze del passato.
Il nuovo Museo Schifanoia spazia dalla miniatura del XV secolo (Matteo de’ Pasti e Guglielmo Giraldi) alla scultura del Quattrocento (Niccolò Baroncelli, Domenico di Paris, Sperandio Savelli) e del Settecento (Antonio Canova), dalla pittura rinascimentale del Salone a quella naturalistica e barocca (Carlo Bononi, Scarsellino, Giuseppe Caletti), dalle ceramiche graffite di età estense alle medaglie umanistiche (Pisanello) fino ai conii e ai punzoni pontifici. E tanto altro ancora: una storia a più voci che racconta, attraverso la pluralità delle tecniche artistiche e dei linguaggi espositivi, la bellezza e la ricchezza del museo civico più importante della città di Ferrara.
Il progetto museografico è stato curato dai Musei di Arte Antica (Giovanni Sassu e Maria Teresa Gulinelli), il progetto di allestimento da QB Atelier (Filippo Govoni e Federico Orsini), con la collaborazione della Fondazione Ferrara Arte per i metodi e le tecniche espositive, l’illuminotecnica e gli apparati didascalici. La realizzazione è stata coordinata dal Servizio Beni Monumentali e ha beneficiato di contributi della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Regionale 18/2000.
Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19. Per informazioni: www.comune.fe.it/schifanoia
Gli itinerari del progetto Feel the History
La visita al rinnovato Palazzo Schifanoia è l’occasione giusta per scoprire Ferrara attraverso uno dei cinque suggestivi itinerari suggeriti dal progetto Feel the History. Grazie a una sezione web dedicata, 7 videoracconti e una roadmap online (tutto visionabile al link: https://www.ferrarainfo.com/it/rinascimento/) e cartacea distribuita negli IAT, si può percorrere la città – e le Delizie che circondano il perimetro cittadino – a piedi o in bicicletta, ed emozionarsi davanti a ben 44 luoghi di grande interesse culturale, tra noti e meno conosciuti.
I 5 itinerari proposti si snodano per la città e le sue campagne: proprio dal Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia si va alla scoperta dei sontuosi palazzi rinascimentali della Ferrara definita Città ideale; dal Castello estense nel centro di Ferrara, diventato Patrimonio mondiale Unesco dell’Umanità nel 1995, si procede verso l’Addizione Erculea con i suoi magnifici palazzi i giardini e le piazze; dalle atmosfere del Ghetto ebraico dove indagare il fecondo dialogo culturale degli ebrei nel periodo rinascimentale si arriva al MEIS, il Museo sulla Shoa; infine un itinerario esce dal centro per raggiungere le Delizie costruite dai duchi d’Este intorno alla città, oggi riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. “FEEL THE HISTORY, Ferrara Capitale del Rinascimento” è stato voluto dal Comune di Ferrara e finanziato da Visit Romagna in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna.