VICENZA – Sarà protagonista di una mostra la mitica Ebe di Canova, simbolo dell’eterna giovinezza, coppiera degli Dei, che è risorta dalle ceneri.
All’indomani del bombardamento alleato su Bassano del 24 aprile 1945, i suoi frammenti vennero raccolti e oggi, dopo essere rimasti nei depositi dei Musei Civici per più di 70 anni, sono stati ricomposti grazie anche all’utilizzo di nuove tecnologie applicate al restauro.
L’intervento è stato finanziato dal Rotary Bassano e dal Rotary Asolo Pedemontana del Grappa. All’impresa ha collaborato anche il Comune di Forlì, proprietario della versione marmorea di Ebe cui il gesso bassanese è collegato.
Canova seppe condensare il mito di questa divinità adolescente in un’immagine emblematica. Ne realizzò due differenti versioni. La prima, in cui la giovane dea, che si appresta a mescere l’ambrosia, atterra su una spumosa nuvola; l’altra, colta mentre appoggia leggiadramente i piedi alla base di un tronco d’albero. Entrambe le versioni, trasposte in marmo, sono il vanto di quattro importanti collezioni pubbliche e private d’Europa: dagli Staatlichen Museen di Berlino all’Ermitage di San Pietroburgo, dalla Collezione Devonshire a Chatsworth ai Musei di San Domenico di Forlì.
Dal 4 dicembre 2021, nel Salone Canoviano del Museo Civico di Bassano del Grappa, la Ebe “restituita alla sua primitiva bellezza” sarà posta vis a vis con la prima versione in gesso del medesimo soggetto, patrimonio della padovana Collezione Papafava. I due capolavori saranno al centro di un percorso che evocherà l’alterna fortuna del mito di Ebe nelle arti figurative.
L’immagine di Ebe ha accompagnato tutta la carriera di Canova e trova eco tanto nel tema delle figure danzanti protagoniste dei disegni e dei monocromi su tela grezza, quanto nei ritratti delle più celebri donne del suo tempo acconciate alla moda (Leopoldina Esterhazy-Liechtenstein, Elisa Baciocchi Bonaparte e Carolina Murat), fino alle teste ideali, genere di successo in cui lo scultore veneto sperimenta sottili e infinite variazioni del “bello ideale”.
Un capitolo della mostra è riservato ll’illustrazione del complesso intervento di restauro della Ebe bassanese.
L’esposizione, visitabile fino al 30 maggio 2022, è accompagnata da una pubblicazione che vede il contributo di autorevoli studiosi e dei curatori dei musei che conservano le molteplici versioni della popolare opera canoviana.
Vademecum
EBE CANOVA
Museo Civico di Bassano del Grappa 4.12.2021 – 30.5.2022
Piazza Garibaldi 34 Bassano del Grappa (VI)