ROMA – ARTCITY è stata presentata il 19 maggio a Roma, a Palazzo Venezia, Sala delle Battaglie, alla presenza del Ministro Dario Franceschini. Le varie iniziative di questo progetto, diretto da Edith Gabrielli, si svolgeranno nei musei e nei luoghi di cultura del polo museale del Lazio.
Gabrielli ha spiegato: “ARTCITY nasce da una domanda concreta del pubblico di Roma e delle altre città del Lazio. Specie in estate, turisti e cittadini percepiscono in termini allargati e quasi liquidi gli spazi, i modi e i tempi della cultura. Gli eventi in programma sono cento e tra questi ci sarà la mostra al Vittoriano su Anna Magnani, la mostra internazionale su Giorgione a Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo, la traduzione e messa in scena di Aristofane. Inoltre sabato 20 Maggio ci sarà la Notte dei Musei. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio dei musei e di altri luoghi di cultura romani e laziali”.
Il Polo Museale del Lazio risponde dunque alla domanda del pubblico di Roma con un programma di ampio respiro, che mette al centro i musei dello Stato. I principi metodologici della ‘Nuova Museologia’ servono dunque a spalancare i confini del Museo, aprendoli ulteriormente all’arte e alla cultura. ARTCITY tiene conto dei flussi dei visitatori in ciascun luogo del Polo, ma supera i pregiudizi gerarchici fra ‘centro’ e ‘periferia’. Alla base vi è difatti una concezione organica e globale del Lazio, collegato nei suoi vari centri di trasmissione e ricezione anche grazie all’impiego della rete e dei social.
Il Ministro Franceschini ha osservato come “parlando della riforma del nostro ministero si è parlato molto poco dei poli museali. I luoghi della cultura del ministero sono 400 mentre i luoghi che hanno avuto un’autonomia speciale saranno 31”. Il ministro ha poi aggiunto: “Il bellissimo programma di ArtCity, riguarda 43 luoghi della cultura tra cui Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo, il Pantheon. Saranno luoghi aperti alla città. I luoghi della cultura sono importantissimi per le loro funzioni di tutela, di ricerca scientifica, di studio e su questo in Italia siamo avanti rispetto agli altri paesi ma dobbiamo ancora recuperare strada e lavorare tanto”.
I 100 eventi di ARTCITY sono modulati per soddisfare gusti e livelli di fruizione diversi.
L’audiovisivo, che parte proprio a Palazzo Venezia con un’installazione di Luca Brinchi e Daniele Spanò , si snoda attraverso la mostra al Vittoriano su Anna Magnani a cura di Mario Sesti, la rassegna dei suoi film e quella dei documentari selezionati da Giuliano Montaldo, fino a Il palazzo del tempo di Daniele Ciprì sulla storia centenaria di Palazzo Venezia.
L’arte e l’architettura sono protagoniste nella mostra internazionale su Giorgione da Castelfranco a cura di Enrico Maria Dal Pozzolo, allestita in due sedi a Palazzo Venezia e a Castel Sant’Angelo, come pure nelle due serie di dialoghi con grandi architetti contemporanei, rispettivamente a Palazzo Venezia e al Vittoriano, la seconda delle quali rivolge una speciale attenzione al dettato femminile della professione.
La letteratura vede Anna Maria Belardinelli coordinare un progetto di traduzione e messa in scena di Aristofane portato avanti dagli studenti di “Sapienza” Università di Roma, Paolo Rumiz raccontare la ‘sua’ via Appia in compagnia di ottanta giovani talenti della European Spirit of Youth Orchestra e alcuni fra i più noti autori contemporanei rivivere la vicenda di Castel Sant’Angelo e dei suoi protagonisti in due cicli di incontri a cura di Antonio Audino.
Nuove letture o percorsi museologici migliorano la leggibilità o cambiano la percezione di luoghi cardine del Polo Museale del Lazio. Il punto d’avvio comune ai 43 luoghi del Polo è la Notte dei Musei, che si tiene sabato 20 maggio. Il Museo delle Navi Romane di Nemi riscopre l’edificio originale dell’architetto Vittorio Morpurgo. Castel Sant’Angelo inaugura un percorso di visita arricchito da pannelli-guida, un’app in sette lingue e un sistema WI-FI gratuito e la visita notturna al Passetto di Borgo. Palazzo Venezia torna al centro della scena romana con la riapertura dell’ingresso sulla piazza omonima, il ciclo della Sala delle Fatiche di Ercole, fresco di restauro, il cantiere aperto nella Sala del Mappamondo e infine con uno spettacolare percorso di visita sui tetti, fino all’altana, con vista mozzafiato sul centro di Roma.
Le arti performative – musica, teatro e danza – dominano l’intera rassegna Il giardino ritrovato a Palazzo Venezia, lo spettacolo del Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto, le visite animate della Compagnia Ortaet e le rassegne Sere d’Arte a Castel Sant’Angelo, Musica al Vittoriano a cura di Ernesto Assante e ancora Stanze al Museo Boncompagni Ludovisi e In musica che mette al centro nove prestigiosi luoghi d’arte del Lazio.
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