Al via il ciclo di incontri IL SECOLO AMERICANO nell’ambito della mostra Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960 (Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro). Il primo, dal titolo ARCHEOLOGIA DEL FOTOTESTO, è in programma venerdì 7 novembre 2025 alle ore 18.00 a Palazzo Da Mosto (via Mari 7).
A poche settimane dall’apertura della mostra Margaret Bourke-White. L’opera 1930–1960, in programma fino all’8 febbraio 2026 e allestita negli spazi dei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, per approfondire la figura della fotografa e i molteplici aspetti della storia che la sua fotografia racconta, la Fondazione Palazzo Magnani propone un ciclo di incontri pubblici, a ingresso gratuito, in programma da novembre 2025 a febbraio 2026, con alcuni tra i più autorevoli studiosi del cosiddetto“Secolo americano”. Gli appuntamenti offriranno al pubblico l’occasione di esplorare i contesti storici, culturali, ideologici, economici e sociologici che hanno segnato il Novecento e che ancora oggi influenzano in profondità la cultura e la società contemporanea.
Il primo incontro del ciclo si terrà venerdì 7 novembre 2025 a Palazzo Da Mosto (via Mari, 7) e vedrà la partecipazione di Michele Cometa, professore di Storia della cultura e Cultura visuale all’Università di Palermo, che interverrà da remoto in dialogo con Monica Poggi, curatrice della mostra.
L’appuntamento, dal titolo “Archeologia del fototesto”, sarà dedicato all’approfondimento del rapporto tra fotografia ed editoria negli anni Venti e Trenta del Novecento, un periodo in cui nacque quell’alleanza tra immagine e parola destinata a ridefinire il modo di raccontare la realtà.
In quegli anni, i saggi fotografici pubblicati sulle riviste illustrate tedesche, francesi e inglesi offrirono a Henry Luce, editore della storica rivista americana Life, un modello per immaginare una nuova forma di informazione visiva. Proprio attraverso i reportage di Margaret Bourke-White e dei suoi colleghi, infatti, Life divenne il primo grande esempio di comunicazione di massa del Novecento.
Parallelamente si sviluppò anche il settore dei libri fotografici, tra cui You Have Seen Their Faces (1937) di Erskine Caldwell e Margaret Bourke-White, considerato uno degli archetipi della fototestualità. La pubblicazione nacque nel clima di intensa ricerca visiva promosso da iniziative private e da agenzie federali, impegnate a documentare la crisi economica e culturale del Sud degli Stati Uniti. Sono gli stessi anni che videro nascere i capolavori di Dorothea Lange e Paul Taylor, Julia Peterkin e Doris Ulmann, Walker Evans e Wright Morris, autori che, insieme a Bourke-White, hanno ridefinito il linguaggio visivo del Novecento. La conversazione si concentrerà sul ruolo del fototesto nella carriera di Margaret Bourke-White e sulle caratteristiche formali che fanno di Life e di libri come You Have Seen Their Faces una pietra miliare nel dialogo tra immagine e parola.








