La storia della ceramica pesarese torna a vivere negli spazi di Casa Bucci, dove dal 16 novembre 2025 al 10 gennaio 2026 va in scena la mostra Ceramiche Molaroni: il gesto fedele. Un titolo che richiama subito l’idea di un’arte tramandata con cura, quasi con devozione, e che trova spazio nell’ex laboratorio di Franco Bucci, oggi centro culturale e luogo simbolico per la città. Qui, tra le pareti che per decenni hanno ospitato sperimentazioni, cotture e visioni artistiche, una selezione di pezzi provenienti dalla collezione privata della famiglia Molaroni ripercorre quasi centocinquant’anni di attività di una delle manifatture più antiche e riconosciute d’Italia.
Il percorso espositivo, curato da Viviana Bucci e promosso dall’Associazione Culturale Società dell’Uso con il sostegno della Regione Marche e il patrocinio del Comune di Pesaro, è un invito a entrare nella storia della fabbrica nata sul finire dell’Ottocento per volontà di Vincenzo Molaroni. In mostra si ritrovano vasi, piatti, anfore e altre opere che raccontano la nascita, l’evoluzione e i diversi passaggi identitari della bottega, dalla prima impresa Benucci & Latti del 1880 alla successiva Società Anonima Ceramiche Molaroni & C. del 1921, fino ai marchi che hanno accompagnato il Novecento e il nuovo millennio.

Piatto decorativo
Maiolica a lustro (Vincenzo Molaroni)
Marca Molaroni Pesaro, in azzurro
Ø 33,5 cm – h 3 cm

Piatto decorativo
Maiolica a lustro (Vincenzo Molaroni)
Marca Molaroni Pesaro, in azzurro
Ø 33,5 cm – h 3 cm
Le produzioni in serie interamente decorate a mano
Ne emerge un racconto di continuità e trasformazione, in cui la tradizione della maiolica rinascimentale italiana viene reinterpretata attraverso produzioni in serie interamente decorate a mano. È un universo fatto di colori studiati appositamente, di motivi che hanno attraversato decenni di gusto, come l’Istoriato, le Grottesche, il Liberty e quel Raffaellesco blu diventato una sorta di firma visiva della manifattura. Nel tempo, l’assortimento si è ampliato con i motivi della Rosa e della Margherita, eredi del Settecento pesarese, e con il Policromato, che ha portato in bottega una nuova sensibilità floreale. A Casa Bucci questi linguaggi si ritrovano finalmente riuniti, offrendo al pubblico l’occasione di leggere la ceramica non solo come oggetto, ma come memoria viva.
Il dialogo che questa mostra vuole instaurare non riguarda però soltanto l’estetica. È soprattutto un incontro fra due anime della storia ceramica locale: quella dei Molaroni e quella di Franco Bucci. Per Bucci, che nel 1961 iniziò la sua carriera affittando parte degli spazi proprio alla bottega Molaroni in via Luca della Robbia, la ceramica fu un territorio di ricerca continua, di confine tra design e artigianato. Da quelle stanze nacque il Laboratorio Pesaro, che avrebbe poi contribuito a ridefinire il panorama ceramico contemporaneo con gli esperimenti sul grès e con una nuova concezione dell’oggetto d’uso. Portare oggi le opere Molaroni nell’ex fabbrica di Bucci diventa così un gesto di gratitudine e riconoscenza, un ritorno simbolico che intreccia due percorsi solo apparentemente distanti.

Scatola portagioie
Scatola tonda a motivi policromi
e fondo nero
Ø 19 cm – h 7 cm

Scatola portagioie
Scatola tonda a motivi policromi
e fondo nero
Ø 19 cm – h 7 cm
Lo ricorda bene la curatrice, Viviana Bucci, che riprende le parole del padre: “preferisco essere in 100 case che in un solo museo”. È una frase che restituisce l’essenza di un’arte pensata per abitare la quotidianità, per entrare nelle case senza perdere la sua dignità estetica. È forse proprio questa l’affinità più autentica tra la produzione Molaroni e quella di Bucci: la capacità di replicare senza sacrificare la qualità, di portare bellezza in forme accessibili, di parlare attraverso oggetti che sanno coniugare cura artigiana e innovazione.
La cornice in cui tutto questo avviene è Pesaro, città che fa parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica e che custodisce una tradizione secolare diffusa tra musei, archivi, laboratori e botteghe storiche. Casa Bucci ne è uno dei presìdi più riconosciuti, custode dell’Archivio Franco Bucci e parte integrante della rete museale cittadina. Non stupisce dunque che proprio qui si sia scelto di raccontare ciò che la famiglia Molaroni ha rappresentato e continua a rappresentare per il territorio e per la ceramica italiana.
La mostra è a ingresso libero e nei fine settimana sono previste visite guidate su prenotazione, un’occasione per approfondire storie, tecniche e percorsi che non sempre emergono al primo sguardo. È disponibile anche il catalogo Molaroni, il gesto fedele, edito da Casa Bucci, con testi di Daniele Vimini, Viviana Bucci, Leon Lorenzo Loreti e Federico Malaventura, utile per proseguire la visita oltre le sale espositive.

Piatto decorativo
Tagliere con figura femminile
in monocromia (Valentino Angelini)
Ø 38,5 cm – h 3 cm

Piatto decorativo
Tagliere con figura femminile
in monocromia (Valentino Angelini)
Ø 38,5 cm – h 3 cm
INFO
Ceramiche Molaroni: il gesto fedele
Dal 1880 la continuità viva dell’arte della maiolica pesarese
Casa Bucci Pesaro, Strada della Romagna, 143, 61121 Pesaro PU
16 novembre 2025 – 10 gennaio 2026
Ingresso libero
Orari
Da martedì a sabato h 10 – 13 / 16 – 19
Dicembre tutti i giorni h 10 – 13 / 16 – 19
Chiuso 25 e 26 dicembre 2025, 1 e 6 gennaio 2026
Visite guidate
Sabato e domenica su prenotazione
Info T 376 2829939- info@casabucci.it – www.casabucci.it
Promossa da
Associazione Culturale Società dell’Uso
Con il sostegno di
Regione Marche
Con il patrocinio di
Comune di Pesaro
In collaborazione con
Amici della Ceramica Pesaro








