Due preziosi dipinti di Sandro Botticelli provenienti dal museo Jacquemart–André di Parigi, saranno in mostra dal 22 novembre 2025 al 15 febbraio 2026 a Palazzo Blu offrendo al pubblico un’occasione rara per ammirare da vicino due testimonianze dell’arte del maestro fiorentino. L’arrivo delle opere – la Madonna col Bambino (circa 1470) e la Fuga in Egitto (1495-1500) – si inserisce in un progetto di scambio culturale che negli ultimi mesi ha messo in dialogo la storica istituzione pisana con la dimora-museo parigina. Le due tele raggiungono Pisa infatti dopo che, a Parigi, il Jacquemart–André ha ospitato due opere legate alla figura di Artemisia Gentileschi, provenienti proprio da Palazzo Blu. Uno scambio che, come sottolinea il presidente Cosimo Bracci Torsi, “rafforza una collaborazione di respiro internazionale” e consente al pubblico pisano di accogliere nuovamente, seppur simbolicamente, Botticelli in città.
La mostra “Botticelli a Pisa. Due opere dal museo Jacquemart–André di Parigi”, curata in collaborazione con gli studiosi Gigetta Dalli Regoli e Stefano Renzoni, offre anche l’opportunità di recuperare un episodio poco conosciuto della biografia dell’artista: la sua breve presenza a Pisa alla fine del Quattrocento, quando gli fu affidato un intervento per la Cappella dell’Incoronata nel Duomo. Di quel lavoro non resta traccia, ma il soggiorno influenzò l’artista, affascinato dalle sculture antiche e dal celebre pulpito di Giovanni Pisano.


I due capolavori in arrivo da Parigi
La Madonna col Bambino appartiene al fortunato filone delle “Madonne sul davanzale”, un’impostazione compositiva derivata da modelli verrocchieschi che si diffuse rapidamente nella Firenze dell’epoca, trovando interpreti anche in Perugino e Ghirlandaio. L’opera esposta a Palazzo Blu restituisce con finezza la delicatezza tipica del primo Botticelli e il suo dialogo con il linguaggio dei maestri coevi. Diversa per concezione narrativa è la Fuga in Egitto, in cui la Vergine avanza a piedi accanto all’animale, stringendo il Bambino mentre Giuseppe li segue. Una scelta iconografica inusuale, che sembra ispirarsi alla tradizione bizantina e che potrebbe far riferimento non alla partenza, ma al rientro dall’esilio: un episodio raro nell’arte occidentale, che qui Botticelli interpreta con una raffinata costruzione prospettica e un dinamismo sorprendente.
Il museo Jacquemart–André: una casa-museo dalla storia affascinante
Le due opere giungono da una delle collezioni private più suggestive d’Europa. Il museo Jacquemart–André nacque dal gusto collezionistico del banchiere Édouard André, affiancato dalla moglie e pittrice Nélie Jacquemart, che dal 1864 dedicarono la vita alla raccolta di opere d’arte europee e orientali. La loro dimora, progettata per ospitare la collezione, aprì al pubblico nel 1913 e divenne un punto di riferimento per gli amanti dell’arte. Proprio Nélie Jacquemart acquistò in Italia entrambi i dipinti botticelliani oggi in mostra a Pisa: La Fuga in Egitto fu acquistata nel 1887 attraverso l’antiquario Stefano Bardini, mentre La Madonna col Bambino entrò nella collezione l’anno successivo grazie all’antiquario Pallotti.








