Presentata questa mattina a Teramo la mostra Caravaggio. La Rivoluzione della Luce che, dall’ 8 dicembre 2025 al 6 aprile 2026, grazie ad un percorso che intreccerà 32 opere (tra cui il Ragazzo morso da un ramarro e il Ragazzo che monda un frutto di Caravaggio) si presenta come un’eccezionale occasione per il pubblico abruzzese, che potrà confrontarsi non solo con capolavori celebri, ma anche con dipinti meno noti e alcuni inediti destinati ad alimentare il dibattito degli studiosi, sfruttando anche la possibilità di mettere in relazione i grandi capolavori arrivati in prestito con alcune opere della Pinacoteca Civica.
Caravaggio in dialogo con le opere della Pinacoteca Civica
Curata da Pierluigi Carofano e organizzata dal Comune di Teramo con MetaMorfosi Eventi e il Polo Museale cittadino, l’esposizione costruisce un itinerario che mette infatti in dialogo opere provenienti da diverse collezioni con quattro pezzi di spicco della Pinacoteca Civica. Tra questi figurano Amore e Psiche di Trophime Bigot e i Supplizi di Prometeo, Tantalo, Sisifo e Teseo di Mattia Preti, fulcri di un percorso che ricostruisce il passaggio dal tardo Manierismo al naturalismo caravaggesco. Il cuore della mostra resta il confronto diretto con la “rivoluzione della luce” di Caravaggio, spiegata dallo stesso curatore: “In cosa consiste la cosiddetta rivoluzione di Caravaggio? Per quale motivo fu capace di sconvolgere nel giro di un lustro il modo di dipingere di intere generazioni di pittori? Ma soprattutto per quale motivo ancora oggi la sua arte continua a suscitare emozioni, a coinvolgere a livello empatico gli spettatori? – si chiede il curatore Carofano – A queste domande possiamo semplicemente rispondere che quello di Caravaggio è un realismo fondato sulla percezione, che mira a tradurre il visibile illusionisticamente, suggerendo la consistenza tattile della materia, le trasparenze dei vetri, i valori delle stoffe. È quel tipo di realismo che stimola i sensi oltre la vista, suggerendo il peso, la temperatura, che tende a tradurre la percezione ottica in pittura”.

La soddisfazione delle istituzioni di Teramo presenti alla conferenza stampa
L’arrivo a Teramo di due capolavori caravaggeschi segna anche un momento di rilancio culturale per la città. Il sindaco ha infatti sottolineato nel corso della conferenza stampa l’importanza del traguardo raggiunto: “Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare a Teramo la mostra “Caravaggio. La rivoluzione della luce”. Con questa mostra, di altissimo valore, Teramo torna a proiettarsi sui panorami nazionali e internazionali”. Un riconoscimento che si inserisce nel solco delle iniziative che negli ultimi anni hanno riportato il Polo Museale teramano al centro della scena, dalla mostra dedicata a Banksy all’immersiva su Van Gogh”. Soddisfazione condivisa anche dall’assessore alla Cultura Antonio Filipponi, che rimarca come l’arrivo della rassegna sia frutto di un lavoro pluriennale di riqualificazione dei luoghi della cultura e di consolidamento delle reti nazionali. “Essere riusciti a portare a L’ARCA questa mostra rappresenta l’ennesima dimostrazione di come la Città di Teramo e il nostro Polo Museale siano ormai inseriti a pieno titolo nei circuiti nazionali. Un ringraziamento particolare va a Metamorfosi Eventi”.
Il valore dell’iniziativa è ribadito anche dal presidente di MetaMorfosi, Pietro Folena: “Caravaggio. La rivoluzione della luce: un evento imperdibile che si tiene a Teramo, valorizzando anche opere della Pinacoteca Comunale. Il Ragazzo morso dal ramarro è un’opera di profonda attualità, che sembra alludere alla fragilità dell’adolescenza e della giovinezza nel complicato tempo presente”.








