Sono due i dipinti cuore della mostra Caravaggio. La Rivoluzione della Luce, allestita negli spazi de L’ARCA – Laboratorio per le Arti Contemporanee di Teramo, inaugurata il 7 dicembre dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e visitabile dall’8 dicembre 2025 al 6 aprile 2026,: il celebre Ragazzo morso da un ramarro e il Ragazzo che monda un frutto, attribuito a Caravaggio. Attorno a queste opere si sviluppa un percorso che illustra la diffusione della sua poetica – basata sull’uso scenografico della luce e su un realismo sensoriale – attraverso un viaggio tra fine Cinquecento e metà Seicento in 34 opere, fra capolavori del Merisi e tele dei maggiori protagonisti del movimento caravaggesco. A curare il progetto dell’esposizione è lo storico dell’arte Pierluigi Carofano, che invita a riflettere sulla forza dirompente del maestro: un modo di dipingere capace di restituire la fisicità delle superfici, la trasparenza dei materiali e la temperatura degli oggetti, trasformando la percezione visiva in emozione tangibile.


Un dialogo fra capolavori e patrimonio cittadino
L’iniziativa, promossa dal Comune di Teramo, da MetaMorfosi Eventi e dal Polo Museale cittadino, gode del patrocinio delle principali istituzioni nazionali: il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e il MIC. La mostra non solo introduce in città opere di enorme valore, ma rilancia anche il patrimonio della Pinacoteca Civica, da cui provengono sei tele inserite nel percorso espositivo. Tra queste spiccano Amore e Psiche di Trophime Bigot e I supplizi di Prometeo, Tantalo, Sisifo e Teseo di Mattia Preti. Il visitatore attraversa così le trasformazioni del linguaggio artistico dal tardo Manierismo al naturalismo caravaggesco, passando per il classicismo concorrente e le influenze esercitate su scuole come quella bolognese (Reni, Spada) e napoletana (Azzolino, de Rosa, Caracciolo). Non mancano inediti e opere raramente esposte, pensate per alimentare il dibattito degli studiosi.


Didattica e divulgazione
Parallelamente alla mostra nasce un articolato programma educativo per scuole di ogni ordine e grado: visite guidate, percorsi animati per i più piccoli e tre laboratori dedicati al chiaroscuro, alla luce e alla narrazione visiva attraverso il kamishibai. Le attività, curate dal Polo Museale e dalla Cooperativa Socio Culturale, saranno disponibili su prenotazione per tutta la durata della rassegna.
Le istituzioni: “Un salto di qualità per Teramo”
Soddisfazione unanime da parte delle autorità presenti. Il sindaco Gianguido D’Alberto definisce l’esposizione “la più significativa mai ospitata dalla città”, sottolineando come segua le recenti esperienze espositive dedicate a Banksy e Van Gogh e segni un ulteriore passo verso la crescita culturale del territorio. L’assessore alla Cultura Antonio Filipponi parla di “emozione e orgoglio”, ricordando come l’arrivo delle opere sia il risultato di una strategia pluriennale di valorizzazione dei luoghi della cultura, intesi non solo come contenitori ma come spazi identitari. Infine, il presidente di MetaMorfosi, Pietro Folena, invita cittadini e turisti a immergersi nel mondo caravaggesco: un’eredità che, a suo dire, continua a influenzare profondamente l’arte contemporanea e a parlare con sorprendente immediatezza al pubblico di oggi.










