TORINO – La mostra “Van Dyck. Pittore di corte”, ospitata dal 16 novembre 2018 al 17 marzo 2019, alla Galleria Sabauda di Torino, intende far emergere l’esclusivo rapporto che l’artista fiammingo ebbe con le corti italiane ed europee.
Carlo I d’Inghilterra amava definire così il maestro: “Le sue opere sono un modo per entrare nel fastoso universo seicentesco, per scoprire le ambizioni dei personaggi che si fecero ritrarre dalla ‘gloria del mondo’”.
D’altra parte van Dyck, con le sue capacità di elaborazione formale, l’esercizio eccelso del cromatismo, l’eleganza e la dovizia nella resa dei particolari, non poteva non soddisfare le esigenze dell’aristocrazia dell’epoca.
In Italia il maestro soggiornò per sei anni, dal 1621 al 1627, durante i quali ebbe l’opportunità di approfondire lo studio dell’arte italiana e in particolare quella veneta. Avvio altresì una serie di contatti con l’aristocrazia genovese, i sovrani torinesi e i duchi di Firenze, che lo condussero a specializzarsi nella ritrattistica.
L’esposizione torinese, che come spiegato dalla direttrice dei Musei Reali di Torino, Enrica Pagella, parte dalla valorizzazione di un nucleo di dipinti della Galleria Sabauda, è incentrata non solo sulla vasta produzione di ritratti. In esposizione si possono ammirare anche grandi tele dedicati ai miti i cui racconti erano tanto in voga nell’iconografia del tempo, come Giove e Antiope, Amarilli e Mirtillo, Vertumno e Pomona e Venere nella fucina di Vulcano.
Pagella evidenzia anche un altro aspetto di questa esposizione e cioè come “la famiglia reale sia riuscita a costruire un grande museo”.
La mostra è suddivisa in quattro sezioni, a partire dalla formazione dell’artista e del suo rapporto con Rubens, per finire con la sua attività alla corte di Carlo I dove rimase dal 1632 alla morte, avvenuta 9 anni dopo.
Le opere, in dialogo con il nucleo di capolavori della Galleria Sabauda, provengono da prestiti di prestigiose istituzioni come la National Gallery di Washington, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra e la Collezione Reale inglese, la Scottish National Gallery di Edimburgo, il Museo Thyssen-Bornemiza di Madrid, il Kunsthistorishes Museum di Vienna, l’Alte Pinakotek di Monaco, il Castello Arcivescovile di Kromeriz presso Praga, le Gallerie degli Uffizi, i Musei Capitolini di Roma, la Ca’ d’Oro di Venezia, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, il Palazzo Reale e i Musei di Strada Nuova di Genova.
Foto di Daniele Bottallo
{igallery id=4766|cid=1252|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Vademecum
Van Dyck. Pittore di corte
16 novembre 2018 – 17 marzo 2019
Musei Reali di Torino | Sale Palatine della Galleria Sabauda
Orari
lunedì 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00) –
ingresso da Via XX Settembre, 86
da martedì a domenica 9.00 – 19.00 (ultimo
ingresso ore 18.00) – ingresso Piazzetta Reale, 1
Aperture straordinarie
– sabato 8 dicembre: 9.00 – 19.00
– mercoledì 26 dicembre: 9.00 – 19.00
– domenica 6 gennaio: 9.00 – 19.00
Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00
Visitatori dai 15 ai 26 anni, visitatori oltre i 65 anni
con documento, portatori di handicap, militari,
forze dell’ordine non in servizio, insegnanti,
giornalisti non accreditati con regolare tessera,
clienti, agenti e dipendenti Generali
Ridotto Speciale € 7,00
Minori dai 6 ai 14 anni, volontari Servizio Civile
muniti di tesserino