MADRID – Apre il 19 luglio al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, una grande mostra che vede protagonista il pittore impressionista Gustave Caillebotte. L’esposizione dal titolo Caillebotte, painter and gardener, organizzata con il Museé des Impressionnismes de Giverny, si compone di quattro sezioni che si focalizzano sui luoghi in cui il pittore visse e lavorò.
La mostra ripercorre l’intera carriera dell’artista, considerato sostanzialmente un pittore amatoriale e forse per questo talvolta relegato in secondo piano rispetto ai giganti dell’Impressionismo come Monet, Degas, Renoir, Pissarro.
Caillebotte iniziò la sua carriera di pittore, sostenendo con convinzione la pittura en plein air. Si dedicò in particolare alla raffigurazione di giardini e spazi verdi, accantonando i temi che riconducevano invece alla vitalità cittadina della vita parigina come le stazioni ferroviarie o i luoghi affollati come i caffè, ampiamente trattati dai colleghi impressionisti.
Quella di Caillebotte fu una passione pura, scevra da qualsiasi interesse economico, visto che proveniva anche da una famiglia benestante, non dipinse mai con l’idea di vendere, ma solo per assecondare la sua passione. L’interesse verso l’arte lo portò a intraprendere anche l’attività di mecenate, collezionista e organizzatore di esposizioni dei suoi stessi colleghi artisti. Come finanziatore e organizzatore partecipò alle esposizioni del 1879, 1880, 1882 e alla trasferta a New York nel 1885. Dopo il 1882 tentò di tenere unito il gruppo impressionista, allora diviso da profonde lacerazioni e gelosie, ma, visti vani i suoi sforzi e deluso dal comportamento di alcuni, decise di abbandonare momentaneamente la pittura per dedicarsi alla navigazione da diporto e al giardinaggio. Nel 1888 partecipò al Salon des XX di Bruxelles, accogliendo in parte le nuove tendenze neoimpressioniste.
La mostra di Madrid, che raccoglie 64 dipinti, riesce finalmente ad approfondire e rivelare il contributo apportato da Caillebotte al mondo dell’arte. Purtroppo il pittore morì prematuramente a soli 45 anni. Claude Monet scrisse “… aveva tanti doni naturali quanto buoni sentimenti e, quando l’abbiamo perso, era appena all’inizio della sua carriera”.
La mostra di Madrid resterà aperta fino al 30 ottobre 2016.