BELLUNO – I due ritratti di Tiziano, un olio su carta incollata su tavola e un olio su tela, sono le opere protagoniste della mostra Tiziano. L’enigma dell’autoritratto, ospitata nella casa natale del Maestro a Pieve di Cadore.
Si tratta di due opere poco note ma molto interessanti, sia perché restituiscono un’immagine dell’artista classica e riconoscibile da tutti (in età avanzata, con la tavolozza in mano; le due opere sono infatti filiazioni del celebre Autoritratto custodito al Staatliche Museum di Berlino), sia perché evocano una terza opera, il cosidetto “ritratto cadorino”, di cui era in possesso il cugino del pittore e di cui si sono perse le tracce.
I due ritratti provengono dagli Uffizi di Firenze, dove non sono mai stati esposti al pubblico, e sono stati ottenuti in prestito dalla Magnifica Comunità di Cadore. La mostra rientra infatti nelle azioni di riqualificazione e valorizzazione della casa natale di Tiziano Vecellio, nell’ambito del progetto Itinerari in rete: per lo sviluppo di un turismo culturale in Cadore, sostenuto dalla Fondazione Cariverona e dedicato alla memoria di Lionello Puppi, grande esperto dell’opera di Tiziano, nonché autore della riscoperta, nel 2007, del misterioso “ritratto cadorino”, a cui fa riferimento anche il titolo dell’esposizione.
“La Magnifica Comunità di Cadore, – spiega Renzo Bortolot, presidente dell’ente – a partire dal 2017 ha intrapreso un percorso per realizzare una serie di focus di approfondimento delle vicende di Tiziano Vecellio e della sua bottega, direttamente connesse alla sua patria, il territorio dolomitico cadorino, oggi anche Patrimonio dell’Umanità. Anche questa nuova importante iniziativa rientra nel progetto di valorizzazione di opere meno note e strettamente legate al Maestro e al contesto cadorino, collocate nella dimora di famiglia, luogo storico, intensamente vissuto, nei secoli, dai protagonisti del celebre casato”.
“È innegabile – sottolinea Matteo Da Deppo, responsabile Musei della Magnifica Comunità di Cadore – che la questione degli autoritratti tizianeschi, faccenda spinosa e complessa, non verrà dipanata con questa mostra, ma sicuramente essa potrà rappresentare una forte rievocazione del legame che il personaggio più importante del Cadore conservava verso la propria terra e della sua presenza che, nel corso della sua lunga esistenza, non venne mai meno. Sotto il profilo artistico, invece, la ricostruzione della storia dei due dipinti può confermare la prassi secondo la quale le derivazioni pittoriche e grafiche venivano eseguite in bottega e trattenute nello studio del Maestro quando ancora era in vita”.
L’esposizione presenta dunque due opere di eccelsa qualità, emersa anche grazie ai restauri avvenuti rispettivamente nel 2007 per quanto concerne l’olio su tela, e nel 2016 per l’olio su carta. La sede espositiva, che si trova nel cuore di Pieve di Cadore, è una costruzione quattrocentesca tipica di una famiglia locale distinta, costituita da due piani in muratura, dalla planimetria irregolare, con ballatoi, scala esterna in legno e tetto a due falde con copertura a scàndole. Sicuramente l’’emozione di calcare le assi del pavimento malferme dal tempo o le pietre levigate della cucina che videro nascere e crescere il Genio dell’arte pittorica del Rinascimento, è un’esperienza unica e straordinaria.
Vademecum
Tiziano. L’enigma dell’autoritratto
Dal 28 luglio al 29 settembre 2019
Pieve di Cadore – Belluno
Casa – museo di Tiziano Vecellio
via Arsenale 4
Info: +39 0435 32262
info@magnificacomunitadocadore.it