ROMA – “Sebbene sia lontano più di centomila miglia, mi sento molto tranquillo, e penso che la mia astronave sappia dove andare. Dite a mia moglie che la amo tanto, lei lo sa”. Era il luglio del 1969 e queste parole sono tratte da “Space Oddity”, uno dei capolavori di David Bowie, nato sulla scia degli avvenimenti che stavano accadendo in quel periodo: non solo il primo uomo sulla luna, ma anche l’uscita del film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick.
Oggi a cinquant’anni dalla pubblicazione del brano, che racconta appunto di un astronauta che sta per avvicinarsi alla luna e che, durante la famosa passeggiata spaziale, si trova spaesato, ma sereno, di fronte all’immensità che ha di fronte, la mostra ospitata a SpazioCima intende omaggiare il Duca bianco, ponendo l’accento sul rapporto tra il cantante e lo spazio.
La mostra dal titolo “Far above the moon”, nata da un’idea di Pietro Galluzzi, sarà presentata il 4 giugno alle 18.30 dall’attrice/scrittrice Alessandra Izzo.
L’esposizione è una collettiva organizzata da Roberta Cima e Pietro Galluzzi che propone circa trenta opere e installazioni di vari formati, in cui ogni artista ha reso omaggio a David Bowie secondo la propria cifra stilistica.
Questi gli artisti in esposizione: Gabriella Annik, Nino Attinà, Elvira Carrasco, Cristina Davoli, Daniela Durisotto, Francesco Elelino & Rakele Tombini, Mokodu Fall, Adriana Farina, Marco Giacobbe, Dante Gurrieri, Giusy Lauriola, Barbara Lo Faro, Valentina Lo Faro, Paola Lomuscio, Chiara Montenero, Massimo Perna, Tuono Pettinato, Valerio Prugnola, Eugenio Rattà, Giulia Sargenti, Giovanni Sechi, Asije Shahinas, Cristina Taverna, Antonella Torquati.
Vademecum
David Bowie ”Far above the moon”
4 al 21 giugno 2019
Galleria SpazioCima
via Ombrone 9, Roma,
ingresso libero
lunedì – venerdì dalle 15 alle 19