VENEZIA – Modigliani Opera Vision è la mostra immersiva con cui la Fondazione Amedeo Modigliani celebra a Venezia Amedeo Modigliani, che soggiornò nella città lagunare tra il 1903 e il 1905. Qui l’aritsta si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti, frequentandola tuttavia in maniera non regolare, preferendo piuttosto i luoghi battuti più assiduamente dagli artisti.
La mostra, della durata di due anni si terràpresso L’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”, nel cuore di Venezia.
L’esposizione si svilupperà su 3 piani dell’Istituto: il primo dedicato ad Amedeo Modigliani, il secondo dedicato ad artisti contemporanei che potranno esporre in alternanza durante i due anni, mentre al terzo piano sarà allestito un hub culturale.
Pensata per fornire allo spettatore una molteplice fruizione dell’arte, la mostra è strutturata come un vero e proprio cinema a 270° per raccontare la parabola creativa di Modigliani con percorsi didattici e linguaggi innovativi. Le installazioni multimediali disegneranno l’intero percorso espositivo in un’immersione nella vita e nelle opere dell’artista grazie all’utilizzo della realtà virtuale, in una sala con ologrammi dove verrà proiettato un coinvolgente docufilm sul mondo dell’artista.
La Fondazione Amedeo Modigliani inizia dunque un percorso artistico proprio a Venezia, città simbolo della ripartenza, luogo centrale nel panorama nazionale e internazionale dell’arte, scelto come trampolino di lancio per un progetto strutturato che seguirà nel tempo itinerari italiani ed esteri.
“È una mostra che parte dopo un periodo di chiusura a causa della pandemia – ha spiegato Fabrizio Checchi, Presidente Fondazione Amedeo Modigliani – e per questo abbiamo pensato di farla durare due anni. La ricerca artistica di Modigliani e la sua evoluzione sono strettamente collegate a Venezia, città che l’artista ha scelto per la sua formazione, per questo abbiamo voluto dare una valenza didattica a questa mostra. È il momento di ripartire proprio dalla bellezza dell’arte”. Il legame tra l’artista labronico e Venezia è fondamentale, come egli stesso dirà “da Venezia ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi“.
Marco Comito, Direttore Generale Fondazione Amedeo Modigliani, ha sottolineato: “È un progetto molto ambizioso che darà l’opportunità a tanti artisti italiani contemporanei di esprimere la propria creatività, ospiteremo diverse delegazioni provenienti da tutto il mondo che apprezzano l’arte di Modigliani. La particolarità della mostra è la fruizione, ovvero sarà una mostra immersiva con tecnologie avanzate che permetterà un avvicinamento all’arte anche da parte dei giovani, quindi con un ruolo educativo e divulgativo di rilievo, oltre al coinvolgimento di artisti contemporanei che si alterneranno nei due anni”.
La produzione artistica di Modigliani, abbastanza copiosa, si è portata dietro il problema legato alla falsificazione delle sue opere dopo la prematura scomparsa. Ad oggi si stima che in tutto il mondo circolino circa 3mila falsi.
Come spiegato da Greta García Hernández, Presidente del Comitato Scientifico, infatti, “uno dei temi più importanti che saranno trattati riguarda il problema della falsificazione delle sue opere in Italia e nel mondo. Negli ultimi anni si sta conducendo un lavoro di analisi per riconoscere i falsi ed è indiscutibile che deve essere un lavoro senza scopo di lucro, per questo la Fondazione Modigliani ha sposato questo lavoro di chiarimento. La comunità internazionale è consapevole che non si può continuare a lucrare, Modigliani è un patrimonio che appartiene a tutti ed è responsabilità di tutti risolvere questo problema”.
Gérard-Georges Lemaire, Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Amedeo Modigliani, ha invece sottolineato: “Modigliani era un artista molto solo. Quando arriva a Parigi era già in atto la corrente cubista, per questo motivo in quel periodo la sua carriera è stata brevissima. Artista strano e solitario, morto troppo presto per godere della sua fama. Apollinaire ha scritto su di lui in tutto tre righe. La sua fortuna fu di incontrare un mercante polacco che lo ha reso celebre nel mondo e nel tempo. Modigliani conserva un’arte a metà strada tra il moderno e il classico perché non riesce mai a staccarsi dallo stile italiano, molto simile a quello di Tiziano, dal quale non si è scostato fino alla fine”.