MILANO – “L’Ultima Cena dopo Leonardo” è la mostra a cura di Demetrio Paparoni, inserita nel palinsesto istituzionale Milano e Leonardo 500, il programma che per tutto il 2019 celebra l’opera e il pensiero di Leonardo in occasione del quinto centenario dalla sua morte.
L’esposizione è anche evento di apertura dell’Art Week 2019.
Obiettivo della mostra è rimarcare come l’opera di Leonardo continui a contaminare l’arte contemporanea. Trattandosi infatti di una figura geniale e poliedrica, il suo pensiero e il suo lavoro si prestano pertanto a fornire spunti per sviluppare linguaggi nuovi e per affrontare tematiche classiche in modo innovativo.
Per questo progetto sono state invitate sei figure chiave dell’arte contemporanea internazionale a rileggere il tema dell’Ultima Cena a partire proprio dalla raffigurazione che ne ha dato Leonardo.
Pier Carla Delpiano, presidente della Fondazione Stelline, ha sottolineato il legame della Fondazione con il Genio del Rinascimento, “anche grazie al lavoro di Andy Wharol, che ha realizzato la sua ultima serie The Last Supper proprio alle Stelline nel 1987 come omaggio al Cenacolo, ospitato in Santa Maria delle Grazie, davanti alla nostra sede”. “Questa mostra, originale nella sua concezione e dal respiro internazionale, – ha detto ancora – mira a contribuire alla politica culturale che la città di Milano attua con successo e con riscontri internazionali. Leonardo, icona mondiale di arte, bellezza e genialità, è lo spunto migliore per rivolgersi a tutto il mondo”.
Il curatore Demetrio Paparoni ha invece spiegato come le presenze in mostra rispondano a precisi criteri. Anish Kapoor è l’artista che più di ogni altro incarna lo spirito leonardesco, incentrando la propria ricerca sul rapporto tra arte e scienza, tra sparizione e apparizione della forma; Robert Longo è l’artista americano che ha ridefinito in chiave attuale una rilettura dei capolavori del passato, facendone espressione del presente. Rendendo palpabile il tema della morte biologica della pittura, Nicola Samorì affronta la narrazione di opere classiche, caricandole di nuovi significati; gli artisti multimediali Masbedo focalizzano la loro attenzione sulle mani di Pinin Brambilla Barcilon, la restauratrice che ha salvato l’Ultima Cena di Leonardo in oltre 22 anni di costante e ininterrotto lavoro. Yue Minjun indaga il tema della confusione della mente attraverso l’impenetrabilità dell’immagine sacra; Wang Guangyi, in un grande polittico di sedici metri, che è la più importante rappresentazione dell’Ultima Cena realizzata in tempi recenti in Cina e mai esposta in Occidente, sovrappone l’iconografia leonardesca al paesaggio e alla tecnica pittorica tradizionale cinese del Wu Lou Hen.
Vademecum
L’Ultima Cena dopo Leonardo
02/04/2019 – 30/06/2019
Milano – c.so Magenta 61 | Museo Fondazione Stelline
Info: +39.02.45462.411
www.stelline.it