PALERMO – Inaugura l’8 luglio alle ore 18.00 a Villa Cattolica, sede del museo Guttuso, la mostra dedicata a Mario Schifano. L’esposizione, a cura di Marco Meneguzzo, dal titolo “Mario Schifano – Le opere per Gibellina”, è allestita al piano terra del prestigioso museo cittadino.
Racconta il curatore: “Nel giugno 1984 Mario Schifano e la moglie passavano quasi un mese a Gibellina, ospiti della città. In quell’occasione è nato il ‘ciclo di Gibellina’, integralmente donato dall’artista alla città. Il gesto munifico di Schifano è il sintomo – oltre che della sua personale generosità – di come si guardasse all’esperimento di Gibellina Nuova, l’unico esempio italiano di vera e propria ‘città di fondazione’ del dopoguerra, affidato utopisticamente – ma non troppo – ad artisti e ad architetti, che ne avevano fatto un laboratorio di sperimentazione e di libertà creativa e intellettuale. Sono dieci tele di grande formato che coprono l’intero repertorio espressivo dell’artista, così come lo aveva elaborato tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, e che in questa occasione siciliana diventano ‘il punto, la riflessione sulla propria pittura che allora stava vivendo una straordinaria e rinnovata stagione, dopo la crisi esistenziale e linguistica degli anni Settanta”.
L’assessore alla Cultura, Romina Aiello, ha sottolineato: “Queste opere sono testimonianza importante di un modo di intendere la pittura da parte di un artista – Schifano, appunto – oggi fortemente rivalutato sul piano internazionale. Il patrimonio di opere di Schifano custodito a Gibellina, è dunque uno dei pochi che testimonia unitariamente il metodo di lavoro adottato da Schifano, basato, oltre che sulla velocità, sul concetto di ‘variante’ rispetto a un tema dato: essendo state tutte realizzate nello stesso momento, per una stessa occasione, e non essendo state disperse nel mercato dell’arte, costituiscono quasi un ‘unicum’ nella storia dell’artista. Questa mostra costituisce anche l’occasione di verificare ogni necessità eventuale di restauro delle opere, magari avviando una piccola campagna di conoscenza dei materiali correlata da una attività didattica specifica per la mostra”.
La mostra, infatti, oltre a sottolineare il legame tra il maestro bagherese della pittura del ‘900 e il giovane Schifano, è anche l’occasione per l’amministrazione comunale di rendersi protagonista di una interessante iniziativa, denominata “L’arte aiuta l’arte a rimanere nel tempo”.
Al fine di contribuire al continuo restauro di cui necessitano le opere, i visitatori, se vorranno potranno contribuire con donazioni volontarie di qualsiasi importo a restaurare le opere di Mario Schifano. A testimonianza dell’amicizia tra Schifano e Guttuso, una fotografia scattata da Guttuso a Schifano arrampicato su una scala, mentre a sua volta fotografa “L’edicola”, la scultura del pittore di Bagheria.
La mostra, visitabile fino al 24 settembre, è patrocinata ed organizzata dal Comune di Bagheria in collaborazione con il Comune di Gibellina, e gode del patrocinio degli Archivi Schifano e della Fondazione Orestiadi di Gibellina.