ROMA – Ci sono ancora due giorni di tempo (fino al 30 aprile) per poter vedere la grande installazione di di Danilo Bucchi al Porto Fluviale di Roma, dal titolo Paesaggio sospettato, realizzata per il progetto Skin Taste, a cura di Adriana Rispoli, giunto alla quinta edizione.
Dal 2013, infatti, ogni anno viene assegnato a un artista il compito di donare alla facciata di oltre 250 metri quadrati del Porto Fluviale un nuovo volto.
Bucchi ha realizzato per l’occasione, attraverso un segno pittorico a primo sguardo astratto ma denso di narrazioni silenziose, una figurazione appena accennata che parla direttamente all’inconscio dello spettatore.
L’opera è costituita da sei pannelli che, come in uno screen play surrealistico, sembrano restituire un intimo flusso di coscienza. In un’alternanza di piani, ominidi iconici del linguaggio dell’artista, assimilabili alla tradizione novecentesca dell’automatismo psichico, abitano un “paesaggio” intervallato da violenti tocchi di rosso e puntellati da accenni alla vita domestica. Apparentemente ludico ma a tratti inquietante, il lavoro di Danilo Bucchi è insieme onirico e realistico concedendo allo spettatore il potere dell’interpretazione e magari dell’immedesimazione.
Vademecum
Skin Taste #5 | Danilo Bucchi. Paesaggio sospettato
20 febbraio – 30 aprile 2019
PortoFluviale, via del Porto Fluviale 22, 00154 Roma
Informazioni: Doriana Torriero, 335- 6048665, portofluviale.com