MANTOVA – Dopo un susseguirsi di proteste, polemiche da parte delle associazioni animaliste, alla fine la contestata mostra del padre dell’Azionismo viennese, Hermann Nitsch, come già anticipato qualche tempo fa, prende il via. L’esposizione dal titolo “Katharsis” apre infatti martedì 30 aprile.
Oggi 29 aprile la mostra è stata inagurata alla presenza dell’artista, degli organizzatori e dei curatori, ma anche con qualche contestazione all’esterno del Palazzo Ducale. Nitsch ha ribadito di ritenersi “un animalista vero“. “Cerco un rapporto con queste associazioni per andare a contrastare chi in determinati luoghi esercita vera violenza contro gli animali. – Ha sottolineato l’artista – Io non ho mai maltrattato un animale, l’attenzione della mia arte e del mio teatro è sul ciclo della vita. Io gli animali li vado a prendere nei macelli dove la società li ha destinati alla morte per consumo“.
La rassegna, curata da Peter Assmann, Direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, insieme a Beatrice Benedetti, Direttore artistico della Galleria Boxart di Verona, Sergio Pajola e Giuliano Vallani dell’Associazione Culturale Moz-Art di Mantova,promette di offrire una “visione potente e comprensiva dell’opera dell’artista”, presentando un inedito dialogo tra arte contemporanea e i preziosi tesori artistici del passato conservati all’interno delle Sale di Guastalla, nel medievale Palazzo del Capitano del complesso museale mantovano.
Il titolo “Katharsis” fa esplicito riferimento al teatro greco (“…il punto di partenza della mia arte è sempre stato il teatro, e in particolare la tragedia greca”) e si riallaccia alla lunga storia dell’iconografia cristiana. Il focus della mostra si incentra sul significato dell’esperienza maturata a seguito della partecipazione diretta all’evento drammatico, che genera appunto la katharsis del titolo. Spiega una nota: “L’arte di Nitsch è manifestazione dionisiaca verso una zampillante e catartica esplosione di viscreativa, con esiti ora profondamente spirituali, ora concretamente vitalistici”.
“In sintesi l’opera di Hermann Nitsch – riassume la co-curatrice Beatrice Benedetti – non è altro che quanto dichiarato dalle tre lettere OMT: una nuova forma di teatro che rappresenta la vita senza l’uso della parola. Si può aggiungere che questa drammaturgia im-mediata, rinunciando al medium del linguaggio, coinvolge lo spettatore attraverso la stimolazione contemporanea di tutti i cinque sensi, per condensare e restituire l’esistenza umana in ogni suo aspetto, dal più carnale, atavico, dionisiaco, al più spirituale, misterioso, apollineo e, se vogliamo, infinito”.
In esposizione, oltre all’Ultima Cena (1979-1983), che si ispira alla ricerca del Sacro Graal, altre serigrafie su “relitto di Azione”, ovvero una Crocifissione del 1983 e il trittico della Deposizione nel Sepolcro (2007), insieme ad opere su tela, tra cui alcune di due metri per tre, simili a quelle esposte nella mostra “Hermann Nitsch. Spazi di Colore”, in programma dal 17 Maggio all’11 Agosto 2019, al Museo dell’Albertina di Vienna.
Vademecum
Hermann Nitsc “Katharsis”
Dal 30 Aprile 2019 al 30 Giugno 2019
Mantova, Complesso Museale Palazzo Ducale
piazza Sordello 40
Orari: dal giovedì alla domenica 8.15-19.15
Biglietti: intero € 13, ridotto € 2
Info: +39 0376 352104 pal-mn@beniculturali.it