FIRENZE – Il convegno “Leonardo. La scrittura infinita” rappresenta un’occasione di riflessione sull’evoluzione dell’italiano nel settore dell’ingegneria e della comunicazione scientifica e sul ruolo dell’ingegnere nella società contemporanea. Esperti e studiosi di storia dell’arte si confronteranno con linguisti, filologi e storici della letteratura sulla lingua di Leonardo da Vinci, con il suo ricco e creativo lessico ‘tecnologico’, in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte.
Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, ha spiegato: “È importante favorire in tutti i modi l’incontro tra la cultura scientifica e quella umanistica, in particolare tra scienza e lingua. La scienza deve utilizzare la lingua per comunicare i propri risultati, non soltanto parlando agli studiosi, ma soprattutto ai cittadini“.
Saranno presentate le relazioni di Paola Manni (“Esplorando la scrittura infinita: dall’universo lessicale al microsistema fonologico”), Barbara Fanini (“Immaginare il volo, dalla ‘scientia machinale’ alla parola”), Marco Biffi (“Le parole dell’idraulica in Leonardo), Margherita Quaglino (“Leonardo e i termini”), Andrea Felici (“Leonardo tra sintassi e testualità. Una nuova prospettiva d’indagine”).
Ad arricchire il convegno anche una mostra documentaria, dal titolo “La parola alla scienza. Da Leonardo a Galileo”, allestita nella Sala delle Pale della Villa Medicea di Castello con volumi importanti e rari di opere note a Leonardo, prime edizioni di Galileo, riproduzioni di macchine leonardiane (realizzate da Artes Mechanicae) e una copia del celebre cannocchiale di Galileo (in prestito dal Museo Galileo di Firenze).
Il convegno si inserisce nella rassegna “La Piazza delle Lingue”, manifestazione dell’Accademia della Crusca dedicata alla lingua italiana, giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione.