VENEZIA – Fino al 27 novembre 2022, in concomitanza con la 59a Biennale di Venezia, la Fondazione Berengo Art Space a Murano, vecchia fornace abbandonata trasformata da qualche anno in un suggestivo spazio espositivo, ospita la settima edizione di Glasstress, dal titolo State of mind.
La collettiva, a cura di Adriano Berengo e Koen Vanmechelen, con il contributo di Ludovico Pratesi, riunisce artisti contemporanei provenienti da Europa, Stati Uniti, America Latina e Africa che esplorano le infinite possibilità creative del vetro.
Il percorso espositivo mette quindi a confronto l’arte contemporanea con un’arte antica come la soffiatura del vetro di Murano, offrendo ai visitatori anche alcune occasioni per osservare i maestri vetrai di Murano all’opera nell’adiacente studio di soffiatura del vetro.
“Nei tempi turbolenti in cui ci troviamo – ha affermato Adriano Berengo, Presidente di Berengo Studio e di Fondazione Berengo- l’arte riesce sempre a trovare la sua strada. Mi rende incredibilmente orgoglioso vedere come siamo riusciti a portare questa nuova edizione di Glasstress nel cuore di Murano per mostrare l’incredibile varietà di sculture prodotte da artisti contemporanei che lavorano con questo mezzo unico in collaborazione con i nostri maestri vetrai. Il vetro ha sempre avuto un significato speciale per Murano e, in occasione dell’Anno del Vetro delle Nazioni Unite, siamo immensamente orgogliosi di sottolineare come le illimitate capacità creative di questo grande materiale continuino a percorrere nuove strade inesplorate”.
“Il tema centrale di Glasstress 2022 – State of mind è la fragilità. Nella nostra epoca, non solo il processo di nascita è fragile, ma nel difficile contesto in cui viviamo, anche la vita stessa è diventata fragile” – racconta il co-curatore Koen Vanmechelen – “Le opere sono esposte nel luogo di nascita del vetro, un’antica fornace, un paesaggio che rivela quanto siano fragili questi tempi, soprattutto per la mente umana. Tutto può essere rotto, eppure questo processo di violenza non deve necessariamente significare una fine. Quando pensiamo in modo creativo, senza limitazioni, capiamo che all’interno di questo processo si può sempre trovare la speranza di riparazione, restauro e rinascita. Insieme dobbiamo sperare, dobbiamo concentrarci su una nuova generazione; ciò che uscirà dal fuoco sarà fragile e deve essere custodito. Tra le sculture esposte, troviamo una sedia su cui ci si può sedere o ci si può far male, un lampadario circondato da api che rischiano di essere gli Icaroti del nostro tempo, di bruciare le loro ali e di precipitare sulla terra, non visti e dimenticati. Il lampadario rivela la preziosa identità dell’umanità. Le teste di vetro esposte ci dicono che anche i nostri leader sono fragili, mentre la mente è il nostro strumento più potente per immaginare un nuovo futuro. Dobbiamo quindi proteggerci, essere attenti e trasparenti. Solo nella trasparenza si può scoprire una nuova vita”.
Gli artisti partecipanti
NEW ARTISTS
Maria Thereza Alves (Brasile),Vanessa Beecroft (Italia), María Magdalena Campos-Pons (Cuba), Judy Chicago (Stati Uniti), Chiara Dynys (Italia), eL Seed (Francia), Endless (Gran Bretagna), (Leandro Erlich (Argentina), Ryan Gander (Gran Bretagna), Alexander Evgenievich Ponomarev (Russia), Laurent Reypens (Belgio), Enrico Ruggeri (Italia), Liam Scully (Gran Bretagna), Paloma Varga Weisz (Germania), Osman Yousefzada (Gran Bretagna).
RETURNING ARTISTS
Monira Al Qadiri (Kuwait), Ayman Baalbaki (Libano), Tony Cragg (Gran Bretagna), Jimmie Durham (Stati Uniti), Jan Fabre (Belgio), Josepha Gasch-Muche (Germania), Kendell Geers (Sud Africa), Marya Kazoun (Libano/Canada), Brigitte Kowanz (Austria), Karen LaMonte (Stati Uniti), Tomáš Libertíny (Repubblica Slovacca), Massimo Lunardon (Italia), Federica Marangoni (Italia), Prune Nourry (Francia), Anne Peabody (Stati Uniti), Jaume Plensa (Spagna), Laure Prouvost (Francia), Thomas Schütte (Germania), Sean Scully (Stati Uniti), Lino Tagliapietra (Italia), Tim Tate (Stati Uniti), Koen Vanmechelen (Belgio), Robert Wilson (Stati Uniti), Rose Wylie (Gran Bretagna), Erwin Wurm (Austria).
Vademecum
Dal 4 giugno al 27 novembre 2022:
Apertura: dalle 10.00 alle 17.00 (martedì-domenica). Ingresso libero.
Chiuso: lunedì