ROMA – Jos de Gruyter & Harald Thys (duo di artisti belga), Benedikt Hipp (attuale vincitore del Premio Roma presso l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo) e Apolonia Sokol (attualmente borsista presso Villa Medici – Accademia di Francia a Roma) sono i protagonisti di Conversation Piece |Part VII, che prende il via l’8 febbraio 2021 alla Fondazione Memmo di Roma.
Il titolo di questa edizione è Verso Narragonia che fa riferimento alla località fittizia raccontata nel poema La nave dei folli, del poeta alsaziano Sebastian Brant, pubblicata per la prima volta nel 1494, illustrata da Albrecht Dürer.
La nave dei folli è una favola moraleggiante, una critica ai vizi e alle debolezze umane dell’epoca. Nei secoli successivi, il poema ha suggerito ulteriori chiavi di lettura: celebre quella del filosofo francese Michel Foucault, che nella sua Storia della follia nell’età classica (1961) parte proprio dall’immagine della Stultifera navis per affrontare il tema della pazzia.
Dunque questo settimo capitolo di Conversation Piece si concentra sul tema della follia come fonte di ispirazione artistica e, se è vero che l’arte è artificio che scardina le consuetudini del pensiero corrente, un’esperienza che spiazza l’individuo facendolo riflettere sulla sua condizione, possiamo affermare che il tempo inedito e straniante che stiamo vivendo, possa essere considerato un tempo “artistico”.
Ad aprire la mostra è l’installazione del duo formato da Jos de Gruyter (Geel, Belgio, 1965) e Harald Thys (Wilrijk, Belgio, 1966). 23 piccoli busti realizzati in gesso, capelli finti e vernice, innocui, piatti, inermi e stereotipati, rappresentano una raccolta bizzarra di politici di fama internazionale, dittatori, attori di film di serie B, assassini e le loro vittime, personaggi pubblici noti e figure storiche, vive o morte. Simile a caricature, la forma e la disposizione delle teste ricordano i busti imperiali romani conservati in un museo archeologico o in un palazzo nobiliare, rimandando anche all’atmosfera sinistra di un laboratorio scientifico deviato.
Apolonia Sokol (Parigi, Francia, 1988) ha invece realizzato un dipinto di oltre cinque metri di larghezza, direttamente collegato al tema iconografico della mostra. Si tratta di un’opera raffigurante un’imbarcazione popolata di figure, che attinge alle incisioni di Dürer della prima edizione de La nave dei folli. I soggetti ritratti da Sokol, pur rifacendosi nella loro disposizione a modelli tratti dalla storia dell’arte, sono in realtà persone della contemporaneità; una popolazione di amiche, conoscenti e persone amate dall’artista che mette in discussione orientamenti e generi sessuali, attualizzando alcuni riferimenti della tradizione artistica e accostandoli a temi urgenti e d’attualità.
Infine Benedikt Hipp (Monaco di Baviera, Germania, 1977) ha realizzato un ambiente composto da dipinti e sculture inedite, presentate nello spazio espositivo come parti dissezionate di un corpo. L’atmosfera che viene suggerita è quella di laboratorio alchemico, uno spazio perturbante e magico che trascende i limiti della razionalità.
Ad accompagnare al mostra, visitabile fino al 1° luglio 2021, una pubblicazione in uscita nell’aprile 2021.
Vademecum
Conversation Piece | Part VII – Verso Narragonia
Curatore: Marcello Smarrelli
Assistente curatore: Saverio Verini
Fondazione Memmo, via Fontanella Borghese 56/b, 00186 Roma
Apertura al pubblico: 8 febbraio – 1°luglio 2021
Orario: dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 18.00 (chiuso il sabato e la domenica)
Ingresso libero
Informazioni: Benedetta Rivelli: +39 06 68136598
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