ROMA – Si intitola Mvah? Cha¯ la personale di Namsal Siedlecki (Greenfield – USA -1986), ospitata dal 23 settembre alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
Curato da Marcello Smarrelli, l’evento presenta i risultati del progetto Crisalidi, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (6. Edizione, 2019), il programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Spiega Smarrelli – Direttore Artistico della Fondazione Pastificio Cerere: “L’interesse scientifico e antropologico per i fenomeni, l’approccio quasi alchemico alla materia e ai suoi “passaggi di stato”, l’attenzione a stili e tecniche diverse, la riflessione sul valore dell’opera sono le ragioni che hanno guidato la scelta dell’artista e del progetto, con il quale la Fondazione Pastificio Cerere ha partecipato al bando Italian Council”.
Fulcro dell’esposizione sono cinque grandi sculture in bronzo, realizzate da Siedlecki nel 2019 durante diversi periodi di soggirono a Kathmandu, dove l’artista ha avuto modo di sperimentare e approfondire la tecnica della fusione a cera persa nepalese in alcune delle più importanti fonderie locali, dedite alla produzione di sculture sacre. Il titolo delle sculture “Mva? Cha” deriva dal nome di una malta usata in Nepal, che si ottiene impastando argilla, sterco di vacca e pula, ossia l’involucro dei chicchi di riso.
Quello presentato da Siedlecki è un insieme di sculture “grezze”, dalle masse indeterminate, forme dotate di un’espressività forte e primitiva, libere da canoni proporzionali e da precisi riferimenti anatomici, che tuttavia conservano una sottile relazione con l’iconografia religiosa induista e buddista, ricordando allo stesso tempo l’estetica arcaicista della scultura del primo Novecento.
Il percorso espositivo è arricchito da altre sculture nate a seguito del nucleo originario, durante successivi periodi di residenza e rapporti con altre fonderie, che proseguono la riflessione dell’artista sulle tecniche e sulla storia della scultura nepalese.
Come previsto dal bando, le opere saranno destinate al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
“Sono molto felice che le opere di Namsal Siedlecki entrino nella nostra collezione grazie all’Italian Council. – Ha dichiarato la direttrice Cristiana Perrella – Crisalidi manifesta non solo una sensibilità rara nella riflessione su materia, tecniche, e processi della scultura, ma anche un interesse al confronto con tradizioni e pratiche artistiche di altre culture che rende questi lavori molto rappresentativi della nostra idea di museo: aperto all’interazione tra linguaggi diversi della creatività, in grado di accogliere voci, culture e punti di vista differenti e di metterli in dialogo”.
A Novembre verrà presentato un libro sul progetto, edito da Nero, con testi di Marcello Smarrelli, Direttore Artistico Fondazione Pastificio Cerere, Sangeeta Thapa, Direttrice Siddhartha Arts Foundation, Charles Jamyang Oliphant of Rossie, Ph. D Università di Oxford, Dipartimento Studi Orientali.
Namsal Siedlecki, Mvaḥ Chā, 2020 View of the exhibition, Courtesy Fondazione Pastificio Cerere and the artist. Photo Andrea Veneri
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Vademecum
Mvah? Cha¯
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7 – Roma
Date: 23 settembre – 30 novembre 2020
Orario: dal lunedì al sabato: ore 15.00 – 19.00
Ingresso esclusivamente su prenotazione su www.pastificiocerere.it
Info: info@pastificiocerere.it; Tel. +39 06 45422960