MILANO – Il limite del vero. Dall’astrattismo all’astrazione è la retrospettiva dedicata a Luciano Ventrone, a cura di Angelo Crespi che, dal 31 gennaio al 10 marzo 2019, è ospitata alla Fondazione Stelline di Milano.
Ventrone, romano classe 1942, inizia la sua carriera giovanissimo, agli inizi degli Anni 60. Dopo un apprendistato lungo e pieno di divagazioni, il pittore elabora una cifra stilistica personalissima dove luce, forma e colore sono messe al servizio di una concezione filosofica platonica tesa a svelare il mondo delle idee prime. Ecco allora che si può parlare di “realismo astratto ventroniano”. E’ lui stesso a definirsi un astrattista alle prese con la realtà, un metafisico costretto a misurarsi con la caducità della natura. Come spiega il curatore Angelo Crespi – Ventrone sperimenta “il limite del vero”, cioè quella sottile linea che ci distanzia dalla conoscenza effettiva, allontanandosi dagli oggetti reali e approssimandosi per quanto possibile all’astrazione delle “cose”.
Ventrone non è solo uno dei massimi e più conosciuti pittori di figura a livello internazionale, ma è soprattutto uno scienziato della pittura. Fin dalle prime rappresentazioni negli Anni 60, infatti, ha affinato la propria antica tecnica pittorica fatta di pazienti velature a olio, confrontandola con le più avanzate tecnologie che oggi ci permettono di guardare e vedere “più” oltre il reale.
Fu un articolo scritto da Antonello Trombadori su “L’Europeo”, nel 1983, ad indurre lo storico dell’arte Federico Zeri a interessarsi a Ventrone, suggerendogli di affrontare il tema delle nature morte. Da qui comincia la lunga, e ancora non completa, ricerca dell’artista sui vari aspetti della natura, catturando particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili a “occhi bombardati da milioni di immagini”, quali sono quelli degli uomini della nostra epoca.
Nel tempo la sua ricerca ha destato l’attenzione – oltre che di Federico Zeri – di Sergio Zavoli, Duccio Trombadori, Marco Di Capua, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Roberto Tassi, Giorgio Soavi, Edward Lucie-Smith, Beatrice Buscaroli ed Eugenia Petrova, solo per citarne alcuni.
La mostra milanese presenta un corpus di oltre 30 opere che ripercorrono la carriera di Ventrone, proponendo anche lavori inediti e per la prima volta visibili al pubblico.
Vademecum
LUCIANO VENTRONE. IL LIMITE DEL VERO
Dall’astrattismo all’astrazione
31 gennaio – 10 marzo 2019
Opening: 30 gennaio 2019 h. 18.30
Orario: martedì – domenica, h. 10.00-20.00 (chiuso il lunedì)
Ingresso libero
Fondazione Stelline, c.so Magenta 61, Milano
Info: fondazione@stelline.it
www.stelline.it