BOLOGNA – Si è conclusa domenica 20 febbraio 2022, alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, la mostra Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca che, assieme al volume pubblicato da Electa, ha inaugurato le iniziative dedicate allo scultore nell’anno del bicentenario della sua morte.
La mostra, a cura di Alessio Costarelli, era incentrata sulla storia dei rapporti tra Antonio Canova (1757-1822) e la città di Bologna, le sue istituzioni ed i suoi artisti, evidenziando il ruolo dello scultore nella storia della collezione della Pinacoteca.
I numeri dell’esposizione
La mostra è stata accolta con gradimento dal pubblico, in particolare quello giovane, come confermato sia dall’incremento dei visitatori, sia dall’apprezzamento espresso sulle piattaforme digitali.
Rispetto al trimestre precedente si è riscontrato un aumento degli ingressi del 72% dato che, benché condizionato dall’andamento della pandemia, rimane significativo. I visitatori totali sono stati 19.312 in 66 giorni di apertura, con una media giornaliera di n. 293 biglietti staccati.
Anche il sito internet della Pinacoteca ha incrementato il numero di accessi che è raddoppiato rispetto ai tre mesi antecedenti, passando da 1.257.140 a 2.170.201 di utenti unici nel periodo di mostra. Su Instagram e Facebook la mostra è stata accompagnata da un racconto di avvicinamento, sin dal mese di novembre, che ha permesso di approfondire i viaggi di Canova in città. Ulteriori contenuti tematici e di attualità sono stati condivisi e rilanciati nei mesi espositivi grazie anche alla rete digitale attivata con le istituzioni civiche e i prestatori coinvolti nel progetto (il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, i Musei Civici di Bassano del Grappa, il Museo Gypsoteca Antonio Canova di Bassano del Grappa e i Musei Civici di Arte Antica di Bologna).
Le conferenze
Il ciclo di 6 conferenze, Le città di Canova, ha costituito un’ulteriore opportunità di conoscenza dei temi affrontati nella mostra, estendendo il discorso bolognese a diversi centri del territorio nazionale, ugualmente influenzati dalla presenza dello scultore e dalla sua azione diplomatica.
Nel complesso il riscontro del pubblico è stato ottimo, con un totale di 388 partecipanti in presenza. Le conferenze sono state trasmesse anche in diretta streaming su Instagram e ora sono disponibili sul nuovo canale youtube della Pinacoteca.
Gli incontri termineranno venerdì 25 febbraio alle ore 17.00, quando Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, parlerà di un tema importantissimo in questo contesto, a cui la studiosa ha dedicato nuove ricerche proprio con l’approssimarsi dell’anniversario canoviano, ovvero il ruolo avuto da Canova nello Stato Pontificio.
Gli appuntamenti dedicati alle famiglie
Da segnalare anche il successo del progetto Canova alla riscossa, una serie di appuntamenti dedicati alle famiglie, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Uno speciale racconto animato è stato messo in scena per coinvolgere bambini e famiglie nella scoperta dell’avventura che ha avuto come protagonisti Napoleone, Antonio Canova e alcuni tra i più importanti capolavori della Pinacoteca da lui riportati a Bologna. L’attività ha visto crescere l’adesione delle famiglie al punto da rendere necessario aggiungere ulteriori date: 119 i partecipanti in tutto su sei incontri a capienza massima di 24 persone.
Le nuove iniziative della Pinacoteca
A conclusione della mostra, la Pinacoteca Nazionale di Bologna sta già lavorando a nuove iniziative, la più imminente da segnalare è l’arrivo il prossimo 8 aprile della Sibilla Cumana, celebre capolavoro di Domenichino eseguito su commissione del Cardinale Scipione Borghese entro il 1617, concesso in prestito da Galleria Borghese. Il dipinto sarà esposto nella Sala di Guido Reni, in dialogo con la Sibilla reniana proveniente dal lascito di Sir Denis Mahon. In occasione dell’esposizione saranno organizzati eventi didattici sulla pittura di Domenichino, di cui la Pinacoteca possiede deliziosi paesaggi e magnifiche pale d’altare. Tra i temi che saranno affrontati non potrà mancare il noto interesse di Domenichino per la musica, ben esemplificato nell’insolita raffigurazione della Sibilla Cumana della Borghese con spartito e viola da gamba. La Sibilla sarà esposta al pubblico dall’8 aprile al 31 luglio 2022.