CAPACCIO-PAESTUM (SALERNO) – I risultati dell’attività di scavo effettuati alla Foce del Sele, a due passi dall’antica colonia magno-greca di Paestum, sono stati presentati dal direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel e da Bianca Ferrara, ricercatrice di archeologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Federico II”.
Gli scavi sono stati condotti nell’arco di quattro settimane da studenti e giovani archeologi laureati della “Federico II”. Come spiegato da Bianca Ferrara, direttrice dello scavo, le campagne di scavo si sono concentrate nella zona ubicata nei pressi del cuore dell’area sacra dove sono presenti due edifici che si sovrappongono, anche se con un diverso orientamento. “Il più recente – ha detto Ferrara – restituisce la planimetria di un’unità abitativa, di forma quasi quadrata, con ambienti disposti intorno a una corte centrale. L’attuale campagna di scavo, concentrata, in particolar modo, nel settore meridionale di questo edificio, ci ha consentito di datare l’impianto nei primi decenni del II sec. a.C. e la definitiva defunzionalizzazione entro il II sec. d.C.”.
Gabriel Zuchtriegel ha così commentato la scoperta: “Grazie alle ricerche dell’Universita’ Federico II di Napoli, con la direzione prima di Giovanna Greco e adesso di Bianca Ferrara, si getta nuova luce sul contesto più ampio del Santuario. Spero le ricerche vadano avanti nel futuro, con la partecipazione dell’Università e il sostegno del Comune. Intanto noi stiamo lavorando sulla riapertura del Museo Narrante, danneggiato durante le inondazioni nell’area, per il quale abbiamo ricevuto un finanziamento europeo e del MiBACT e i nostri architetti stanno procedendo”.
In occasione del trentennale dell’avvio delle ricerche al santuario al Sele, nei prossimi mesi sarà organizzata una giornata dedicata all’attivitàdi ricerca svolta in questi anni.