ROMA – La ricerca che sta effettuanto l’Arpacal in questi giorni e che salvo soprese, dovrebbe consludersi il prossimo 12 aprile, consiste nella possibilità di ritrovare un’antica nave romana che insieme alle sue due imbarcazioni gemelle potrebbe giacere sul fondo del lago di Nemi, a pochi chilometri da Roma. Le prime due imbarcazioni romane furono scoperte agli inizi del Novecento in una delle più importanti operazioni archeologiche del nostro Paese. La terza nave non è invece stata mai trovata sebbene la leggenda la indichi come presente. L’Arpa Calabria ha tra le sue strumentazioni alcuni macchinari molto rari in Italia. E’ stata l’Arma dei Carabinieri, in occasione di un sopralluogo alla ricerca di condotte depurative marine sotterranee in Calabria, a chiedere la collaborazione dell’Arpacal per questo speciale progetto archeologico di valenza internazionale. La terza nave dell’imperatore Caligola, infatti, è uno dei misteri ancora irrisolti dalla comunità scientifica internazionale.
Il geologo Luigi Dattola, in servizio al Centro Geologia e Amianto è il tecnico che “guidera’” la strumentazione per ottenere risultati leggibili del fondo del lago. Si tratta di un “side scan sonar” e di un “sub bottom profiler”, utilizzate dal Centro Geologia e Amianto per le attività necessarie da condurre sui fondali marini regionali per studi ambientali finalizzati a varie tipologie d’indagine: dai rifiuti abbandonati ai rilievi necessari per eventuali ripascimenti.
L’Arpacal ha dato la sua disponibilità di strumentazione e tecnici per questa ricerca senza dover sopportare alcun costo a carico dei propri bilanci, in quanto il Comune di Nemi e le altre autorità interessate al progetto si sono offerte di finanziare in toto le spese necessarie per usufruire della strumentazione e del tecnico Arpacal, che in questi giorni non erano occupati da attività in campo in Calabria.
Il Commissario dell’Arpacal, Maria Francesca Gatto, ha così commentato: “Abbiamo concretizzato quanto la legge istitutiva del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) ha codificato, ossia il mutuo sostegno tra le Arpa in una visione nazionale: siccome l’Arpa del Lazio non ha questa strumentazione, abbiamo dato la disponibilità noi, dando una risposta unica ‘di sistema’ al Comune di Nemi e alle altre Autorità interessate in questo interessante progetto di ricerca internazionale. Ciò permetterà all’Arpacal anche di caratterizzarsi, per la peculiarità di queste attività, nel sistema nazionale delle Agenzie”.