AREZZO – Mimmo Paladino è protagonista di un corto, realizzato dalla Poti Pictures, Casa cinematografica aretina che lavora con attori con disabilità, che accompagna la comunicazione de “La regola di Piero”, la grande mostra con cui il maestro di Paduli omaggia Piero della Francesca.
“Paladino, Paladino!” due personaggi in abiti rinascimentali che si muovono nel centro storico di Arezzo invocando a gran voce questo nome.
Omaggiando il “Quijote”, la rilettura cinematografica dell’omonima opera di Cervantes fatta nel 2006 proprio da Mimmo Paladino, la Poti Pictures ha messo in scena un piccolo viaggio onirico. Due attori, Paolo e Tiziano, interpretano “Don Chisciotte” e il “Duca d’Urbino”, con l’idea di simboleggiare Arezzo e Piero della Francesca. I due si prodigano per cercare “Paladino”, passeggiando tra i luoghi cittadini che ospitano la mostra e evidenziando le bellezze del centro storico. Giocando sul fraintendimento del cognome, sembrerebbero voler sfidare il leggendario “prode” a singolar tenzone, salvo poi lasciarsi irretire dalle forza immaginifica delle opere dell’artista contemporaneo.
Si tratta di un film ironico e garbato, prodotto dalla Fondazione Guido d’Arezzo per volontà del suo direttore Roberto Barbetti, per la regia di Daniele Bonarini, che vede sul set, oltre a Mimmo Paladino, anche il Sindaco Alessandro Ghinelli.
“Un’idea straordinaria, un progetto inclusivo e al contempo dalla portata comunicativa dirompente, realizzato con la massima professionalità – dichiara Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo e presidente dalla Fondazione Guido d’Arezzo.
“Quando la Poti Pictures mi ha proposto la sceneggiatura di questo corto – afferma Roberto Barbetti, direttore della Fondazione Guido d’Arezzo – mi sono entusiasmato. Questo tipo di progetto racconta il modo con il quale intendiamo “fare cultura”, privilegiando operazioni di altissimo livello che però non cadono dall’alto, restando incomprensibili ai più, ma che riescano a coinvolgere la città, diventando occasione di dialogo, di condivisione, di confronto e di arricchimento per l’intera comunità e i suoi ospiti”.
“Aver portato avanti un progetto che agli inizi sembrava pura utopia, è una soddisfazione immensa – commenta Sergio Staderini, membro della Poti Pictures e socio della Cooperativa Il Cenacolo -. Per realizzare questo film abbiamo ottenuto l’appoggio di un artista come Mimmo Paladino, quello della Fondazione Guido D’Arezzo del suo direttore Roberto Barbetti e del nostro sindaco Alessandro Ghinelli che ringrazio. Siamo partiti da Arezzo ma stiamo diventando una realtà nazionale unica. Non si tratta di tessere un autoelogio: quello che la Poti Pictures rappresenta è chiaro ormai a tanti sostenitori, tanti amici, tanti altri componenti di una famiglia in continuo mutamento”.
“Credo che questo spot – racconta il regista Daniele Bonarini – rappresenti per la Poti Pictures e per me, come regista, un’occasione unica di confronto con un mondo complesso come quello dell’arte contemporanea e, allo stesso tempo, quello della pubblicità. Ammetto di essermi spaventato all’idea di trovare un filo narrativo che unisse Mimmo Paladino e Piero della Francesca alla visione della Poti Pictures. Con le domande “Paladino chi sei? Dove sei?” abbiamo voluto raccontare la ricerca, di chi si mette in cammino e non trova una risposta in termini intellettuali ma che arriva all’unica conclusione possibile: l’arte dev’essere incontrata, toccata con il cuore e non con la razionalità”.