ROMA – In occasione della presentazione al Mibact dei “Corporate Art Awards 2016”, i premi pensati per identificare, valorizzare e promuovere le eccellenze nelle collaborazioni tra il mondo del business e quello dell’arte a livello internazionale, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha fatto il punto sulla situazione Art Bonus. Franceschini ha affermato che questo incentivo fiscale di fatto “funziona” e, secondo gli ultimi aggiornamenti, ad oggi supera i 131 milioni di euro di donazioni arrivate da 3.646 mecenati.
L’Art Bonus ha ricordato Franceschini, che dopo la prima fase sperimentale è stato reso permanente, ampliato ai teatri lirici è ”quest’anno esteso anche ai beni ecclesiastici colpiti dal terremoto, come era doveroso fare per vincere la sfida enorme della ricostruzione”, ha specificato il ministro.
“In questi due anni – ha aggiunto il ministro – la misura è stata vista prima con diffidenza, adesso invece il portale gestito da Ales censisce le donazioni e garantisce trasparenza a chi dona. Il sito funziona e funziona e oggi siamo a oltre 131 milioni di raccolti per oltre tremila e seicento donatori. È un fatto importante”. In più – ha continuato Franceschini – “abbiamo approvato anche una norma che ha semplificato le sponsorizzazioni. Queste cose – continua ancora il ministro – hanno certamente un valore materiale, ma soprattutto un grande valore pedagogico ed educativo. L’Italia è orgogliosa di essere il Paese che ha il più vasto patrimonio al mondo. Ma se c’è, questo orgoglio deve manifestarsi. I numeri dell’Art Bonus aiutano a fare entrare questa cultura nel Paese, perché ne abbiamo bisogno. Franceschini ha inoltre sottolineato la necessità di risorse sia pubbliche che private. “Investire in cultura – ha concluso il ministro – fa bene anche all’economia, perché crea sviluppo e occupazione intelligente, e fa bene anche alle imprese che fanno del bene al loro Paese”.