ROMA – “Investire in cultura vuol dire far crescere il Paese”. È con questo obiettivo che è stato siglato al Collegio romano il protocollo d’intesa tra il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Antonio D’Amato. Lo scopo è promuovere gli investimenti privati in favore della cultura e diffondere il più possibile la conoscenza dello strumento dell’Art Bonus.
“Dalla sua introduzione nell’ultimo trimestre 2014 a oggi, le erogazioni liberali in favore del recupero del patrimonio culturale e del sostegno alle attività liriche e teatrali ammontano in totale a quasi 121 milioni di euro indirizzati a 714 enti beneficiari” ha spiegato Franceschini. “Grazie a questo accordo – ha detto ancora il ministro – sarà possibile portare con maggiore efficacia le imprese e i privati a maturare una piena consapevolezza di quanto sia necessario operare insieme per individuare le migliori opportunità di collaborazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale”.
Secondo l’ex presidente di Confindustria “c’è una grande attenzione da parte delle imprese italiane verso la cultura e l’arte“. D’Amato inoltre ha individuato tre elementi a favore degli investimenti privati: una governance efficace tra pubblico e privato, la certezza che gli interventi fatti siano preservati e mantenuti nel tempo e l’affinamento degli strumenti fiscali per promuovere anche il mecenatismo.
In base a questo protocollo, i Cavalieri del lavoro apriranno un tavolo di coordinamento tra le fondazioni col fine di “catalizzare investimenti italiani e stranieri per la realizzazione di iniziative nel settore della cultura e della tutela dei beni, di cui un gruppo di lavoro valuterà la fattibilità”.
La sfida – ha concluso Franceschini – non è convincere le persone che già si occupano di cultura, ma tutto il sistema politico, quello delle imprese e l’opinione pubblica dell’importanza degli investimenti culturali. Per questo- ha detto ancora il ministro – c’è una serie di iniziative per sospingere imprese e privati a utilizzare i vantaggi fiscali, dall’Art bonus alle norme sulla sponsorizzazione”.