PALERMO – Dopo Palazzo Ducale a Genova e Palazzo dei Diamanti a Ferrara, Banksy sarà al centro della scena espositiva siciliana con la grande mostra “Ritratto di ignoto. Un artista chiamato Banksy”, in arrivo a Palermo dal 7 ottobre 2020, in due diverse sedi espositive: Loggiato San Bartolomeo e Palazzo Trinacria, nell’antico quartiere della Kalsa.
L’esposizione, curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Associazione Culturale, presenta al pubblico oltre 100 pezzi originali dell’inafferrabile artista inglese.
La mostra trae spunto dalle suggestioni suscitate dall’iconico “Ritratto di ignoto marinaio” di Antonello da Messina, dipinto avvolto nel mistero che, in questo caso specifico, si trasforma nell’ispirazione ideale alle tematiche dell’altrettanto misterioso artista di Bristol. Anche grazie alla sua sconosciuta e oscura identità, Bansky è riuscito a conquistare il mondo, portando all’attenzione del pubblico questioni di grande attualità, sempre connotate da un potente messaggio etico e politico.
La rassegna palermitana presenta dipinti a mano libera del primissimo periodo; serigrafie che Banksy considera artigianato seriale per diffondere i suoi messaggi; oggetti installativi e altri provenienti da Dismaland (come la scultura Mickey Snake con Topolino inghiottito da un pitone); e diversi pezzi numerati, sia artigianali che industriali, molti certificati e altri attribuiti, che raccontano un artista senza confini linguistici e sperimentali.
Come spiegano i due curatori Gianluca Marziani e Stefano Antonelli: “Banksy mette in discussione concetti come l’unicità, l’originalità, l’autorialità e soprattutto la verità dell’opera, tratteggiando una nuova visione che propone qualcosa di nuovo sulla relazione tra opera e mercato, istituendo di fatto un nuovo statuto dell’opera arte, una nuova verità dell’arte stessa, ovvero, l’opera originale non commerciabile.
L’esposizione, visitabile fino al 17 gennaio 2021, sarà accompagnata da un importante catalogo corredato dai saggi critici di Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa.
La mostra, voluta da Fondazione Sant’Elia in collaborazione con la Fondazione Pietro Barbaro, è realizzata con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana, in collaborazione con MLC Comunicazione.
Nel progetto è coinvolta anche una comunità di artisti palermitani che hanno letto, ciascuno a suo modo, l’immaginario pop dell’artista inglese, su supporti diversi – muri, lamiera, stickers, graffiti – e angoli differenti della Kalsa. Al progetto realizzato da Skip La Comune, firmato da Skip Valguarnera e Antonino Valguarnera, partecipano gli artisti Grafo, Fenix, Waka, Mr. Cens, Boink, Demetrio Digrado , Daniele Messineo e Othelloman. Di seguito il Video di
Vademecum
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