LUCCA – Una grande mostra dedicata a un pittore eccelso come Bernardo Bellotto (1722-1780) è quella ospitata, fino al 6 gennaio 2020, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, istituzione diretta da Paolo Bolpagni e presieduta da Alberto Fontana.
Curata da Bożena Anna Kowalczyk, tra i maggiori studiosi di Canaletto e Bellotto, con allestimento firmato dalla nota architetta veneziana Daniela Ferretti, l’esposizione, dal titolo “Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana”, si presenta come una grande opportunità per poter ammirare alcune opere preziosissime e rare, mai viste insieme. Si tratta inoltre di una mostra studio che intende far luce sul viaggio di Bellotto in Toscana, durante il quale l’artista aggiornò la propria originale cifra stilistica, divenendo il pioniere della pittura di veduta a Firenze e a Lucca, al servizio dell’aristocrazia toscana.
Bellotto soggiornò in Toscana grazie al marchese Andrea Gerini (1692-1766) e all’antiquario veneziano Anton Maria Zanetti di Girolamo.
Il fil rouge dell’esposizione è quindi rappresentato proprio dal rapporto di Bellotto con la Toscana, dove l’artista giunse nel 1740, con un focus dedicato alle vedute di Lucca, in particolare al dipinto raffigurante piazza San Martino, in prestito dalla York City Art Gallery e a cinque disegni di diversi luoghi intorno alla cattedrale e alla chiesa di Santa Maria Forisportam, eccezionalmente concessi dalla British Library.
“I cinque disegni di Lucca e il dipinto Piazza San Martino con la cattedrale del museo di York – spiega la curatrice – costituiscono l’unica documentazione nota del viaggio di Bellotto nella città toscana. La stretta vicinanza stilistica e tecnica del dipinto di Lucca alle due vedute di Firenze, eseguite con dimensioni simili, rare per l’artista, L’Arno al Tiratoio con il Ponte Vecchio e L’Arno dalla Vaga Loggia, con San Frediano in Cestello, di collezione privata – che si confermano commissionate da Gerini, eseguite dunque nell’estate 1740 –, indica una data del viaggio di poco successiva, a settembre o a ottobre di quell’anno; Piazza San Martino con la cattedrale riprende inoltre, perfezionandola, la composizione prospettica e luministica della Piazza della Signoria, Firenze, nel 1741 registrata nella collezione di Riccardi, amico strettissimo di Gerini”.
Bellotto dunque giunse a Lucca, probabilmente sempre grazie a Zanetti e Gerini e all’intervento di un misterioso collezionista, certamente un nobile lucchese di dimensione europea.
“Certo è che Bellotto a Lucca lavora da privilegiato – aggiunge Bożena Anna Kowalczyk –, un giovane pittore innovativo, all’avanguardia, che descrive la cattedrale e la sua struttura, al centro della curtis aeclesiae della città e, ricercando quattro punti di vista diversi, si muove liberamente tra le stanze dell’arcivescovado, sale persino sul tetto, accede al piano nobile del palazzo Bernardi e s’affaccia alla finestra della chiesa di San Giuseppe. Il solo dipinto eseguito, Piazza San Martino con la cattedrale, rimane in una collezione lucchese almeno fino ai primi anni dell’Ottocento – per apparire solo alla fine del secolo in Inghilterra –, ammirato e copiato da artisti locali, l’unica emblematica veduta della Lucca del Settecento”.
Il dipinto di Lucca, di straordinaria bellezza e armonia, risulta quindi l’unica veduta realizzata nella città toscana. Un capolavoro assoluto di cui non si conosce ad oggi il committente ufficiale. Come auspica la curatrice, grazie alla mostra, qualche archivio privato potrebbe fornire nuovi dati per far pienamente luce su questa vicenda.
In esposizione anche alcune vedute di Firenze come Piazza della Signoria, Firenze e L’Arno dal Ponte Vecchio fino a Santa Trinità e alla Carraia, entrambe del 1740, provenienti dal Szépmúvészeti Múzeum di Budapest; L’Arno verso il Ponte Vecchio, Firenze e L’Arno verso il ponte alla Carraia, Firenze, ambedue del 1743-1744, prestate dal Fitzwilliam Museum di Cambridge; e il disegno a penna e inchiostro Capriccio architettonico con un monumento equestre del 1764, dal Victoria & Albert Museum di Londra, che documenta la visita di Bellotto a Livorno.
Interessante anche il confronto con altri vedutisti, come Luca Carlevarijs, e con alcuni anonimi ma talentuosi artisti che, a Lucca, eseguirono copie dell’eccezionale veduta di piazza San Martino, a testimonianza della ricaduta che la presenza fondamentale di quest’opera ebbe in città.
In prestito dal Museo Correr di Venezia e di grande interesse per i visitatori è anche la camera ottica in legno, vetro e specchio, usata da Canaletto.
Infine per avere un raffronto contemporaneo con la celebre veduta di piazza San Martino, sono esposti anche i lavori di due giovani fotografi, selezionati grazie alla collaborazione con il Photolux Festival di Lucca (16 novembre – 8 dicembre 2019): Jakob Ganslmeier (Monaco di Baviera, 1990) e Jacopo Valentini (Modena, 1990), ospitati “in residenza” estiva alla Fondazione Ragghianti.
La mostra, che ha ricevuto da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali la Dichiarazione di rilevante interesse culturale, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale ed Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, sempre a cura di Bożena Anna Kowalczyk.
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Vademecum
Complesso monumentale di San Micheletto
Via San Micheletto 3
I – 55100 Lucca
Tel. +39 0583/467205 – fax +39 0583/490325
www.fondazioneragghianti.it; info@fondazioneragghianti.it
12 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020
Orari: tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10 alle 19; ultimo ingresso: ore 18:30
Biglietto intero: 8 euro
Biglietto ridotto 5 euro:
– dipendenti di Banco BPM e relative famiglie
– possessori del biglietto cumulativo del Complesso Museale e Archeologico della Cattedrale di Lucca
– possessori del biglietto del Photolux Festival 2019
– soci del Touring Club Italiano e del Club UNESCO Lucca
– soci COOP
– gruppi superiori alle 15 unità
– minori di 18 anni
– scolaresche (della primaria e delle secondarie)
– studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di libretto
– insegnanti
Biglietto gratuito:
– bambini fino ai 6 anni
– diversamente abili (e accompagnatore)
– un accompagnatore per ogni gruppo
– studenti delle università toscane provvisti di libretto
– soci ICOM
– militari e forze dell’ordine con tesserino
– giornalisti e guide turistiche con tesserino
Visite guidate per gruppi e scuole 50 euro + prezzo del biglietto su prenotazione: tel. 0583 4672056,
mostra@fondazioneragghianti.it, info@fondazioneragghianti.it
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