VENEZIA – Cambi in vista nella composizione del Cda della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. Tra questi rientra la nomina di Cecilia Alemani a Direttore del Settore Arti Visive, per l’immediato avvio della progettazione della 59esima Esposizione Internazionale d’Arte 2021.
Ne dà notizia la stessa Biennale sottolineando che la nomina è arrivata perché si è ritenuto “non più procrastinabile l’attribuzione dell’incarico”, che negli anni precedenti veniva dato poco dopo la chiusura della precedente edizione.
Alemani, milanese, classe 1977, risiede a New York dove dirige il programma di Arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato costruito su una ferrovia abbandonata. Ha già curato il Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017 ed ha al suo attivo numerose collaborazioni tra cui anche con la Tate di Londra e il MoMA PS1 di New York.
“È un grandissimo onore – ha affermato Alemani – poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo. Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.
“La scelta di Cecilia Alemani come curatrice della 59. Esposizione Internazionale d’Arte – ha commentato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini – conferma la capacità di visione della presidenza di Paolo Baratta che, nell’affidare per la prima volta a una donna italiana l’intera progettazione artistica, prosegue nell’opera di innovazione e rilancio di una delle più importanti istituzioni culturali incrementandone il giaà notevole prestigio internazionale consolidato attraverso una conduzione attenta e illuminata. Cecilia Alemani ha curato il Padiglione Italia nel 2017 e sono sicuro che il suo nuovo progetto sarà ugualmente coraggioso e innovativo” – ha concluso il ministro.
Il consiglio di amministrazione della Biennale nella riunione odierna ha preso atto della circostanza che a partire dal 13 gennaio, data di scadenza del mandato dell’attuale Cda, decorrerà il periodo di prorogatio, secondo le norme in vigore, durante il quale potranno essere assunti solo provvedimenti di ordinaria amministrazione o urgenti e indifferibili; in questo quadro, sarà accelerata la predisposizione del bilancio consuntivo del 2019, già ampiamente esaminato dal Cda nella forma di preconsuntivo, che prevede risultati positivi.
Il presidente Baratta e il consiglio, a conclusione del mandato, sottolineano in una nota che “per il futuro è assicurata una consistente dotazione di riserve economiche e continuità dell’attività, nel pieno rispetto dello spirito e della lettera dello Statuto”.
Il Cda ha confermato per il 2020 Ivan Fedele quale direttore del settore Musica e ha approvato un nuovo programma della sezione Venezia Classici del settore Cinema.