ROMA – Si è svolta il 9 gennaio 2019, nella sede del Mibac, la riunione del comitato istituzionale per fare il punto sulle opere d’arte trafugate dall’Italia. Al tavolo hanno partecipato tra gli altri il capo di Gabinetto del Mibac Tiziana Coccoluto, il segretario generale del Collegio Romano Giovanni Panebianco, il generale Fabrizio Parrulli, alla guida del Comando Tutela Patrimonio Culturale e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
A margine della riunione, il ministro Beni culturali Alberto Bonisoli ha tenuto a precisare che per quel che concerne la restituzione del “Vaso di fiori” del pittore olandese Jan van Huysum, la situazione potrebbe sbloccarsi in tempi relativamente brevi. “Sono molto ottimista” – ha detto Bonisoli – “Abbiamo deciso di fare un’operazione congiunta con il ministero degli Esteri. Noi daremo il quadro completo della situazione, anche dal punto di vista normativo e giuridico, ai nostri colleghi della Farnesina. Saranno loro, insieme alle controparti della Germania a trovare una soluzione”. La richiesta di restituzione dell’opera in questione “va avanti da anni, ha degli aspetti di tipo normativo un po’ spigolosi, perché stiamo parlando di un’opera che in questo momento è proprietà di un privato. La procura di Firenze – ha evidenziato il ministro – si sta occupando del caso. A noi quello che interessa è stabilire un rapporto di collaborazione molto fruttuoso con la Germania in modo da poter riprendere qualcosa che, non dimentichiamolo, è stato portato via dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. E’ una restituzione che il nostro Paese si merita”.
L’incontro è stato anche l’occasione per discutere dell’Atleta di Fano, attualmente esposto al Getty Museum di Malibu. Bonisoli ha ringraziato il Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri per “l’eccellente lavoro svolto nel recupero delle opere d’arte”, sottolineando per quel che concerne la statua di Lisippo si sta parlando “del rispetto di una sentenza della Corte di Cassazione nella quale si afferma che la statua è di proprietà dello Stato italiano e che è stata esportata in modo improprio secondo la nostra legislazione. Quello che noi pensiamo è che le sentenze vanno rispettate e quindi ci aspettiamo la massima collaborazione da parte del Getty che è un’istituzione di prima grandezza nel mondo culturale con cui abbiamo una serie di rapporti fruttuosi”.
Verrà inoltre avviata – ha detto Bonisoli – una mappatura di “tutte le relazioni che in questo momento, e nel prossimo anno, saranno in atto tra un’entità museale italiana e il Getty per avere un quadro completo”.
Infine ha detto Bonisoli “Abbiamo deciso di allargare il perimetro dei soggetti che sono coinvolti in questo comitato anche ad altre amministrazioni dello Stato. Altri soggetti pubblici possono essere molto importanti in questo tipo di problematiche. Per questo che chiederò al ministro della Giustizia Bonafede di nominare un suo osservatore permanente”.
I lavori di questa giornata sono stati utili per dare luogo ad “una riflessione su quello che ha fatto fino ad adesso il comitato e su come sarà articolato in futuro. Nella prossima riunione – ha detto il ministro – “faremo un piccolo inventario di alcune di queste situazioni che sono più avanzate rispetto ad altre”.