ROMA – Monica Mazzitelli, regista e scrittrice romana, che attualmente vive e lavora in Svezia, ha girato più di una ventina di cortometraggi narrativi e documentari, video e promo, che sono stati selezionati da oltre un centinaio di festival internazionali, aggiudicandosi una trentina di premi e nominations.
La regista è stata recentemente premiata al Roma Film Corto e al Sarno film Festival per il corto “The Wedding Cake”, che è anche il progetto pilota del documentario in fase di completamento (entro giugno 2021) “Carne muta”.
Come spiegato dalla stessa regista, in una recente intervista, realizzata da ArteMagazine, il titolo del progetto “fa riferimento a quelle persone, nella stragrande maggioranza donne che, vendendo prestazioni sessuali, sia nel caso di una prostituzione più tradizionale che nella pornografia, non hanno una voce. Sono mute, non solo perché non c’è nessuno che le interpelli, ma anche perché sono persone che non parlano per vergogna, visto che solitamente sono costrette a prostituirsi di nascosto dalla propria famiglia, dai propri figli. La ‘mutezza di questa carne’ è quindi la rappresentazione dell’impossibilità a comunicare il proprio stato, la propria condizione. ‘Carne muta’ è per me un tentativo di dare voce a queste persone, ma non in modo documentale classico”.
Scopo di “Carne muta” è dunque raccogliere narrazioni, “purtroppo reali e comuni”, di donne giovani e giovanissime da tutto il mondo, il cui corpo è stato venduto a scopi sessuali.
La regista intende realizzare questi racconti, drammatizzandoli attraverso diverse espressioni artistiche. E’ dunque in cerca di artiste feministe che esprimano la loro creatività in qualsiasi campo (dalla pittura al lavoro a maglia, dalla danza alla composizione musicale, dalla recitazione alla tintura di tessuti) e che ritengano che i corpi delle donne non possano e non debbano poter essere venduti a scopi sessuali.
Questo progetto – spiega la regista – non ha un grande budget, ma è previsto un piccolo compenso per le partecipanti. Le artiste manterranno la proprietà del copyright delle loro opere, consentendone solo l’utilizzo per il film.
Monica Mazzitelli si occupa da anni di questi temi, e ha svolto anche molte attività di volontariato in supporto di varie organizzazioni laiche. Il suo obiettivo è quindi quello di creare un prodotto di tale qualità artistica da risultare interessante e godibile, non solo da parte di chi è sensibile al tema sotto il profilo sociale, ma anche da parte di un ampio pubblico di amanti dell’arte e della musica.
Le artiste interessate possono scrivere alla seguente mail: mollybloomprod@gmail.com entro il 31 gennaio 2021.
A questo link il progetto in PDF.