ROMA – Come già anticipato dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ieri sera in collegamento con la trasmissione “Che tempo fa” di Fabio Fazio, a causa dell’emergenza Covid -19, chiuderanno nuovamente anche i musei.
Giuseppe Conte, infatti,ha illustrato oggi alla Camera le iniziative che dovrà prendere il governo a causa del “repentino” aumento dei contagi da Coronavirus. ”L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante“, e ci costringe, quindi, a adottare “nuove misure restrittive” – ha detto il premier. Tra queste misure che verranno assunte a livello nazionale nelle prossime ore c’è anche “la chiusura di musei e mostre” – ha annunciato Conte.
Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, a tal proposito ha già commentato: “Agli Uffizi possiamo chiudere in qualsiasi momento ed abbiamo preparato le carte sia per la chiusura, sia per rimanere aperti. Adesso non sappiamo ancora quando è prevista la probabile chiusura dei musei, quindi oggi inauguriamo la mostra dedicata alle donne dell’età imperiale. Abbiamo le carte pronte per poter chiudere e andare in lavoro agile molto velocemente, dedicandoci a progetti speciali, lo abbiamo fatto a marzo nel giro di pochi minuti, ora siamo ancora più preparati perché il nostro dipartimento risorse umane ha già pronte le carte per mandare tutti in lavoro agile non appena arriverà una comunicazione in questo senso da parte del Ministero centrale a Roma”. “L’impatto economico della chiusura – ha sottolineato Schmidt – sarebbe di poco più di un milione di euro al mese: quindi per i prossimi 4 mesi, che sono di bassa stagione si potrebbe ipotizzare un impatto di 4-5 milioni di euro”.
Sulla questione della chiusura dei musei si è espressa anche Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, che all’AdnKronos ha dichiarato: “Dal punto di vista morale siamo molto dispiaciuti perchè la cultura e la bellezza aiutano a sopportare tante cose. Noi, infatti, fin dalla riapertura a giugno avevamo appositamente abbassato il prezzo del biglietto di ingresso proprio per incentivare le visite. Ma questa nuova chiusura ce la aspettavamo, visto anche quello che è già accaduto a livello internazionale, dove i musei sono chiusi da giorni in molti paesi”. “Noi, comunque approfitteremo della chiusura per portarci avanti con i lavori e i grandi cantieri” – ha detto la direttrice ricordando l’importante cantiere per la ristrutturazione della Sala del Colosso, caratterizzata, al centro, dall’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna. “Seguiremo con più tranquillità e serenità questi lavori per rendere il museo più funzionale e più bello di quanto non lo sia già” – ha concluso Hollberg.
“Aspettiamo la pubblicazione del nuovo Dpcm – ha detto la direttrice del Parco Colosseo, Alfonsina Russo – ma se si chiudono i musei è perché lo richiede l’emergenza sanitaria. Se si va in questa direzione è perché è necessario farlo”.“Se si chiudono i musei – ha continuato – è per riuscire a contenere questa epidemia, sperando che a Natale si possa, invece, riaprire. Io penso lo facciano proprio per questo, e cioè per contenere e farci passare un Natale più tranquillo, certo, non normale come gli altri anni, ma più libero”.
Ovviamente contrario a queste misure restrittive è il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che sempre all”AdnKronos ha dichiarato: “Se noi stabiliamo che i musei sono beni essenziali non li puoi chiudere. Per ragioni sanitarie i musei devono restare aperti perché se non hai luoghi per la salute mentale non puoi vivere. Perciò a Sutri farò un’ordinanza restrittiva che obblighi i musei a restare aperti. Ho chiesto al presidente della provincia di Trento di non chiudere il trentino. – Ha detto ancora.