ROMA – Dal 26 si torna a una progressiva normalità con la graduale ripartenza delle varie attività. In particolare potranno riaprire nelle zone gialle teatri, cinema, musei ed eventi all’aperto.
In conferenza stampa il premier Mario Draghi ha spiegato “Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia, ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”. “Se i comportamenti saranno corretti – ha sottolineato Draghi – la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa”.
Intervenendo all’incontro “Una nuova stagione. Cultura e spettacolo dopo la pandemia”, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha affermato che ci saranno “delle limitazioni alle capienze che già conoscete. Abbiamo a lungo discusso con le categorie – ha sottolineato – e io ho discusso con il Cts per avere allargamenti soprattutto per gli spettacoli all’aperto, perché le limitazioni all’aperto hanno molto meno fondamento e sono meno indispensabili rispetto a quelle al chiuso. In tempo breve, sicuramente prima del decreto, arriveranno le risposte del Cts e sarà possibile lavorare su un’estate in cui ci sarà maggiore elasticità al chiuso e maggiore disponibilità per gli eventi all’aperto”.
l Comitato Tecnico Scientifico, inoltre, come chiesto dal Ministero, ha ammesso la possibilità che le Regioni autorizzino spettacoli ed eventi, con un numero superiore di spettatori, adottando misure di sicurezza aggiuntive.