CREMONA – E’ stato presentato a Cremona il 2 aprile il restauro del piccolo violino “Bracco” 1793, al Museo del Violino, dove è stato posizionato col nome “Bracco” grazie al contributo della Fondazione Braccoagli studi, alle analisi scientifiche e al lavoro per il suo recupero. Lo strumento è stato costruito nel 1793 da Lorenzo Storioni, uno dei pochissimi protagonisti della liuteria cremonese. Alla presentazione hanno preso parte Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona; Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco; Fausto Cacciatori, Conservatore delle Collezioni Museo del Violino; Marco Malagodi, Laboratorio Arvedi, Dipartimento Musicologia e Beni Culturali, Università degli Studi di Pavia; Angelo Sperzaga, IIS Antonio Stradivari Cremona – Scuola Internazionale di Liuteria.
L’intervento sullo strumento e la sua successiva esposizione al pubblico è stato reso possibile grazie alla partnership pubblico – privata “I Cantieri del Suono” tra Fondazione Bracco, Comune di Cremona e Museo del Violino, nell’ambito delle azioni coordinate dal Distretto Culturale della Liuteria.
Il piccolo violino “Bracco” è un mirabile esempio di liuteria della fine del ‘700, che, oltre ad avere un importante valore quale oggetto di studio ed esemplare tipico dell’opera di Storioni, è estremamente raro, sia per formato che per condizioni di conservazione.
Lo studio storico, organologico e filologico del piccolo violino è stato condotto dal Museo del Violino, affiancato da una campagna diagnostica non invasiva, ad opera del Laboratorio Arvedi dell’Università di Pavia per lo studio dei materiali e delle caratteristiche tecniche costruttive del violino. Avvalendosi di tecniche quali indagini fotografiche, microscopiche, radiografiche, endoscopiche e spettroscopiche, i ricercatori hanno sviluppato un protocollo analitico in grado di caratterizzare i materiali storici originali, quali vernici, pigmenti e trattamenti del legno. Tali risultati, propedeutici al restauro, rappresentano anche un contributo di grande interesse per i liutai contemporanei.
Il progetto si conclude dunque con l’inserimento del violino, che ha dignità di opera d’arte, all’interno della civica collezione del Museo del Violino e la sua intitolazione alla famiglia Bracco.
“L’ingresso del piccolo violino “Bracco” 1793 di Lorenzo Storioni nelle collezioni civiche liutarie del Comune di Cremona è un momento particolarmente importante per il Museo del Violino – osserva il direttore generale Virginia Villa – e per la città. L’acquisizione dello strumento ed il progetto di restauro sono resi possibili dal contributo di Fondazione Bracco e testimoniano come il mecenatismo civico e modelli efficaci di collaborazione diano contributi straordinari alla vita del Museo e della comunità”.
“Il recupero di un capolavoro unico, che è sia uno strumento che un’opera d’arte, e la sua restituzione alla comunità, anche grazie alla nostra Fondazione, ha tutte le caratteristiche distintive dei nostri interventi”. – sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco – “Il profondo legame tra arte, musica e ricerca scientifica, la collaborazione tra eccellenze italiane, lo sviluppo di competenze, il coinvolgimento di musei, università e centri di ricerca, la dimensione fortemente multidisciplinare”.
“E’ un onore – commenta Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona – che Fondazione Bracco abbia deciso di collaborare con grande generosità con il Distretto culturale della liuteria di Cremona. Il patrimonio di strumenti ad arco, opere d’arte della città, torna a crescere e si completa con uno strumento di un liutaio storico che mancava nella collezione del nostro museo e che, per questo, acquista un valore ancora più rilevante”.
La collaborazione con la Scuola Internazionale di Liuteria ha reso infine possibile la realizzazione di una copia dello strumento grazie alla quale, senza coltivare l’ambizione di replicare il suono di un’opera del 1793, sarà possibile ascoltare il timbro di un violino di piccolo formato, costruito rispettando le tecniche e i materiali utilizzati a Cremona alla fine del Settecento.