ROMA – Le indagini, coordinate dalla procura di Roma e condotte dal Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno consentito di recuperare quasi integralmente gli “Ori Castellani”, trafugati dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia la notte del 30 marzo 2013, il sabato prima di Pasqua.
In occasione del sesto anniversario del colpo, martedì 2 aprile, nel corso di una conferenza stampa ospitata nella Sala della Fortuna del Museo, a cui hanno preso parte il direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia Valentino Nizzo e il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, è stato presentato l’ultimo ritrovamento di quella che è stata denominata ”Operazione Villa Giulia”. Si tratta della splendida collana d’oro, smeraldi incisi, rubini e perle.
Il valore totale del patrimonio recuperato si aggira intorno ai 3 milioni di euro.
I gioielli – hanno ricordato i militari dell’Arma – “appartengono alla collezione donata nel 1919 al Museo di Villa Giulia dai Castellani, orafi e antiquari romani dell’Ottocento, appassionati collezionisti di antichità”.
Il furto era stato compiuto da ladri incappucciati, armati di ascia e fumogeni ed aveva coinvolto un antiquario romano, una ricca signora russa e una serie di ricettatori locali per tentare di immettere i preziosi sul mercato clandestino rivolto a facoltosi acquirenti. Solo grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale “è stata scongiurata la vendita che li avrebbe certamente condotti, come le indagini hanno consentito di appurare, in Russia. La pressione investigativa, frutto di indagini durate oltre tre anni attraverso centinaia di intercettazioni e decine di perquisizioni, ha consentito il recupero di quasi tutti i gioielli e l’individuazione degli esecutori materiali del furto e dei ricettatori”.