Fondazioni bancarie e opere d’arte. Una coppia che quest’anno festeggia le nozze d’argento. Le Fondazioni di origine bancaria infatti nascono 25 anni fa e da allora è stato un lungo percorso di acquisti, recuperi, restauri e quindi, in certo modo, di tutela e valorizzazione di opere che altrimenti andrebbero disperse. Opere che molto spesso fanno parte della realtà culturale dei luoghi in cui le banche operano. Da una selezione delle opere di proprietà di fondazioni bancarie catalogate in Raccolte, la banca dati consultabile online realizzata dall’Acri, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, è nata la mostra Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane che si terrà dall’11 aprile al 15 settembre 2017 a Palazzo Baldeschi, edificio storico di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
L’iniziativa, che ha la cura di Vittorio Sgarbi, nasce con l’idea di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico posseduto dalle Fondazioni di origine bancaria e delle Banche italiane e, nello stesso tempo, dare un contributo alla ricostruzione del post terremoto, devolvendo parte dei proventi a favore degli interventi di recupero del patrimonio storico-artistico umbro danneggiato dai recenti eventi sismici.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte, la mostra è realizzata con l’importante contributo di Unicredit e patrocinata insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia, e propone un percorso lungo sette secoli di storia dell’arte: 90 opere, da Giotto, l’artista che ha rinnovato la pittura, a Giorgio Morandi.
“Tra questi due poli – spiegano gli organizzatori – il visitatore potrà ammirare le opere di maestri, più o meno noti, appartenenti alle principali “scuole” che compongono la peculiare e complessa “geografia artistica” della nostra nazione: Beato Angelico, Perugino, Pinturicchio, Matteo da Gualdo, Dosso Dossi, Ludovico Carracci, Giovanni Francesco Guerreri, Ferraù Fanzoni, Giovanni Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Pietro Novelli, Giovanni Domenico Cerrini, Mattia Preti, Luca Giordano, Antonio Balestra, Gaspar van Wittel, Giovanni Antonio Pellegrini, Bernardo Bellotto, Corrado Giaquinto, Pompeo Batoni, Angelica Kauffmann, Giovanni Fattori, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Leonardo Bistolfi, Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Gerardo Dottori, per citare solo i nomi più noti. Così intesa la mostra darà conto dell’evoluzione degli stili ed offrirà un’ampia panoramica sui soggetti affrontati dagli artisti, dal tema sacro alle raffigurazioni allegoriche e mitologiche, dal genere del ritratto a quelli del paesaggio e della natura morta”.
Per questi motivi Sgarbi ammonisce: “Non chiamiamola mostra, sarà come varcare le porte di un grande museo nazionale, come visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze o il Museo di Capodimonte di Napoli”.
Rispetto alla particolare attività collezionistica, visto come un aspetto del più complessivo impegno culturale delle Banche e delle Fondazioni, speiga il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Giampiero Bianconi: “L’iniziativa assume ancor più valore in quanto proprio quest’anno si celebrano i 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria. Abbiamo sempre investito importanti risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio e siamo orgogliosi di poter portare proprio nella nostra città alcuni esempi che testimoniano come in tutto il territorio nazionale Fondazioni e Banche abbiano operato in questa direzione, permettendo di salvaguardare un patrimonio artistico di grande valore che merita di essere messo a disposizione del pubblico”.
Il catalogo della mostra, curato da Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale, è edito da Fabrizio Fabbri Editori. La mostra conta sulla partnership tecnica di De Marinis Fine Art.