MILANO – ArtiJanus/ArtiJanas (AJU/AJA) è un progetto culturale sperimentale promosso e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, con la direzione scientifica e artistica Triennale Milano, la direzione operativa di Innois s.r.l., la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la direzione organizzativa e l’event management di Tools s.r.l.
Nato con lo scopo di aggregare i diversi settori dell’artigianato attorno a un ampio programma di attività e pratiche, il progetto è orientato, da un lato, a fare emergere il ruolo culturale, oltre che economico, dell’artigianato, e dall’altro a stimolare il comparto a rieleggere le proprie produzioni, contaminarle, generare innovazione e nuove opportunità di sviluppo.
Il nome evoca Janus (Giano) il dio della porta, del passaggio, e le Janas, le fate/streghe della tradizione arcaica della Sardegna. Insieme, parlano di Artigiani e Artigiane, protagonisti del progetto. Un nome maschile e femminile, che suona sardo ma si fa capire con facilità, e canta una nenia dolce e antica riportata alla contemporaneità dal marchio creato da Stefano Asili: un regolo di elementare e funzionale memoria che assembla consonanti e vocali in un insieme semplice ma strutturato e sequenziale di colori e forme che dichiarano assertivamente il proprio ruolo.
Il tema di questa prima edizione, co- curata da Alberto Cavalli e Roberta Morittu, è “Tesori Viventi”.
Il programma dell’iniziativa prevede seminari e workshop per l’innovazione e i mercati, un programma residenze che si terrà a febbraio 2021 e che riguarda in maniera specifica la sezione artigianato artistico/design contemporaneo, e infine eventi per promozione e il confronto pubblico nel 2021 tra Sardegna, Lombardia e Veneto.
“Siamo molto felici di questa collaborazione con Fondazione di Sardegna sul tema della valorizzazione dell’alto artigianato in dialogo con il mondo del progetto. – Afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano – Per sua storia e missione, Triennale Milano si è sempre posta come il luogo deputato in cui arte, architettura, design, manifattura e alto artigianato possono entrare in un aperto e fecondo scambio e dialogo. La valorizzazione delle arti applicate, delle arti decorative, dei mestieri d’arte – nello straordinario contesto del territorio della Sardegna – è quindi un’operazione di grande importanza per favorire l’incontro tra la visione artistica contemporanea e l’intelligenza della mano. E conferire così il corretto status formale a questi veri e propri ‘tesori viventi’, che costituiscono uno straordinario patrimonio culturale e una autentica forma di sostenibilità produttiva”.
“Sono felice di poter dare il mio contributo a questo progetto – dichiara Alberto Cavalli – È una iniziativa che si prefigge di essere una suggestiva, delicata indagine nel mondo dei mestieri d’arte sardi di tradizione, per potenziare la visibilità e il valore dei tesori viventi della Sardegna.”
“Onorata di poter partecipare allo sviluppo di questo importante progetto per la mia terra – dice Roberta Morittu – Sarà stimolante poter guidare e supportare designer e aziende in questo cammino di studio e valorizzazione delle nostre eccellenze artigiane.”
I designer selezionati per il programma residenze dell’edizione pilota sono: Daniele Bortotto (Zanellato/Bortotto) – www.zanellatobortotto.com – per il progetto sulla ceramica e Serena Confalonieri – www.serenaconfalonieri.com – per il progetto sul tessile.