MERANO – Sono state scelte tra diversi periodi della produzione di Giorgio De Chirico, coprendo un arco di tempo di più di mezzo secolo, le opere grafiche, tra litografie, acqueforti e incisioni, che danno vita alla rassegna “Pictor Optimus”, ospitata dal 4 dicembre al Castello Principesco di Merano.
Il percorso espositivo presenta i temi più cari all’artista, quelli che lo hanno ispirato nell’arco della sua carriera. “Pictor Optimus”, ma anche Pittore del Mistero, De Chirico ama mettere in luce ciò che non si può vedere: il mistero e l’enigma insiti nelle cose fisiche. Dipinge dunque basandosi non sull’apparenza ma sulle possibilità di significato, in questo modo le relazioni con gli oggetti quotidiani vengono ribaltate. Il risultato sono insolite composizioni ricche di inquietudine, enigmi e mistero. Desolate Piazze d’Italia illuminate da un timido sole autunnale, personaggi misteriosi ispirati dalle storie della mitologia greca e statue enigmatiche sono alcuni degli scenari di questa mostra. Tra le opere esposte: “Enigma del Pomeriggio”, “Cavallo con Manto”, “Le Muse Inquietanti”, “Il Risveglio del Trovatore”, “Piazza d’Italia con Efebo”, “Interno Metafisico”, “Autoritratto in Costume”, “Ettore e Andromaca”.
Intitolando “Pictor Optimus” uno dei suoi autoritratti, De Chirico ha compiuto la sua profezia, diventando senza dubbio uno degli artisti italiani più noti ed influenti del Novecento.
Vademecum
“Pictor Optimus”
Dal 4 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020
Merano/Bolzano, Castello Principesco
via Galileo Galilei 21