FIRENZE – Nasce da una serie di interrogativi la mostra dedicata a Leonardo, ospitata dal 5 dicembre 2019 al 14 marzo 2020, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Innanzi tutto come è nato e si è consolidato il mito di Leonardo da Vinci nel corso dell’Ottocento in Italia e in Europa? Inoltre qual è stato l’impatto nel mondo intellettuale europeo dopo il trasferimento, voluto da Napoleone nel 1796, dei codici vinciani della Biblioteca Ambrosiana in Francia? Queste e altre problematiche vengono affrontate dalla mostra che ripercorre le tappe più significative, e intriganti, nella costruzione del mito con le sue ripercussioni su più livelli, da quello storico-politico alla divulgazione scolastica e popolare, dalla riflessione psicoanalitica freudiana fino alla dissacrazione operata dalle avanguardie surrealiste.
In esposizione circa 110 documenti di varia tipologia, prevalentemente iconografica, provenienti dalle raccolte storiche della Biblioteca Nazionale Centrale e da prestiti importanti, articolari in otto sezioni. I prestiti arrivano da istituzioni prestigiose, quali il Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi di Firenze, la Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze, la Biblioteca Riccardiana di Firenze, la Biblioteca Marucelliana di Firenze, la Biblioteca delle Scienze Tecnologiche di Architettura di Firenze, la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, la Biblioteca ‘Giorgio Garzelli’ di Livorno, il Museo Galileo di Firenze, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, la Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, l’Istituto d’Arte di Porta Romana di Firenze.