ROMA – In tempi così difficili per la nostra società, piegata dalla pandemia e da una crisi economica che si profila ormai sempre più drammatica all’orizzonte, è davvero coraggioso da parte della Dorothy Circus Gallery proporre ancora una progetto culturale di notevole spessore per tentare di spezzare la condizione di angoscia in cui siamo costretti e risollevare lo spirito verso una condizione più libera e aperta. In tal senso, la Galleria ha deciso di presentare al suo pubblico Happy Days, una mostra collettiva interamente dedicata alla scultura e all’arte contemporanea, inaugurata il 30 ottobre 2020 presso la Dorothy Circus Gallery di Roma e Londra e, in collegamento con l’evento Parade of Emotions, focus sulla Street Art dell’artista filippino Blic, che sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2020, visitabile solo su appuntamento.
La galleria, in particolare, ha inteso inaugurare uno spazio collettivo di esperienze artistiche declinato tutto al femminile attraverso un’interessante esplorazione delle opere di Qimmy Shimmy, Maki Hino, Emi Katsuta, Gosia, Ai Haibara, Chishi Mori- mura, Aya Kakeda e Clementine De Chabaneix, artiste che, in modo differente, ma con squisita raffinatezza hanno inteso indagare le più intime sensazioni psicologiche ed emotive dell’essere umano per restituire all’osservatore una dimensione rappresentativa del tutto nuova, quasi straniante, che esula dal contesto al fine di stimolare nuove ed inaspettate reazioni.
Qui possiamo scoprire non solo il percorso creativo delle giapponesi Emi Katsuta, Chishi Morimura e Ai Haibara, che, pur riallacciandosi alla loro tradizione, riescono a suscitare profonde riflessioni interiori con le loro rappresentazioni artistiche di splendida fattura, ma anche il lavoro di Maki Hino e Aya Kakeda che, con le loro delicata abilità artigianale attraverso il sapiente uso di carta e della ceramica, ci sorprendono, stimolando la nostra immaginazione per staccarci da una realtà quotidiana ormai troppo convenzionale e legata all’ovvio di una dimensione consumistica.
Inoltre va assolutamente sottolineata l’opera anticonvenzionale, quasi irriverente, di Qimmy Shimmy, l’eleganza struggente e raffinata della De Chabaneix, la dolorosa riflessione creatrice della polacca di Gosia e la performance Pop di Colin Christian, unica presenza maschile e special guest della mostra.
Infine vengono esposte le opere di Blic, un sicuro talento della Street Art internazionale che, attraverso l’indiscutibile forza dei suoi lavori, ha voluto esplorare e mettere in risalto le sei emozioni base dell’animo umano: felicità, paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa. Un viaggio unico ed irripetibile che vuole centrare la sua attenzione sulla dinamica dei sentimenti ed il loro libero manifestarsi.
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