IL CAIRO – L’eccezionale scoperta è avvenuta a circa 20 km dalle piramidi di Giza, a sud-ovest della capitale egiziana del Cairo. L’annuncio è stato dato dal Ministero delle Antichità.
Si tratta del primo busto di Ramses II in granito rosa che è tornato alla luce, su cui è inciso il simbolo “Ka” dell’antica mitologia egizia. Nell’antica mitologia egizia il simbolo “Ka” rappresenta l’anima di una persona o di un dio che continua a vivere in una statua dopo la sua morte. E’ la prima volta che questa iscrizione viene identificata in una scultura.
La scultura, alta 105 centimetri e larga 45 cm, è stata rinvenuta la settimana scorsa da un team di archeologi del Ministero, in una proprietà privata a Mit Rahina, non lontano dall’antica città di Menfi, in seguito a uno scavo clandestino. Un sessantaduenne aveva cominciato infatti a scavare, senza permesso, sotto la sua casa nel villaggio di Mit Rahina. Dopo aver appreso dell’operazione illegale, sono intervenute le autorità pubbliche che hanno arrestato l’uomo e poi hanno deciso di continuare gli scavi dopo aver notato alcuni interessanti affioramenti dal terreno.
Gli archeologi del Consiglio superiore delle antichità egizie hanno fatto una serie di sorprendenti scoperte di reperti. Sono stati infatti portati alla luce anche i resti di un tempio precedentemente sconosciuto dedicato a Ptah, il dio degli artigiani, dei costruttori e della fertilità. Secondo gli studiosi, Ptah nella città di Menfi era venerato come “Il Maestro degli Uomini”.
Il ritrovamento più sorprendente è però la statua del faraone, di cui è stata rinvenuta solo la parte superiore intatta, mentre il resto è in frammenti.
Moustafa Waziri, segretario generale del Consiglio superiore delle Antichità egizie, ha affermato che la statua immortala Ramses II nella posa di “Elka”, che è un “simbolo di forza, vitalità e spirito”. Ramses il Grande indossa una parrucca e una grande corona. E’ stato possibile altresì affermare che si tratti effettivamente di Ramses, grazie a un’incisione sul retro della scultura che recita “forte toro”, epitaffio associato al grande faraone, che è stato uno dei più importanti sovrani dell’antico Egitto e che governò durante la XIX dinastia dei faraoni.