MONACO – Si intitola “Ombre d’azur, transparence” la mostra di Ettore Spalletti, a cura di Cristiano Raimondi, ospitata, dal 18 aprile al 3 novembre 2019, al Nouveau Musée National de Monaco. Spalletti mette in scena negli spazi del museo tutti gli aspetti del suo lavoro, a partire da opere storiche fino ad arrivare a nuove importanti produzioni, proponendo un percorso non cronologico.
La ricerca dell’artista (Pescara, 1940) evidenzia sin fagli anni settanta un dialogo tra classicità e contemporaneo, così come una tecnica originale, lenta ed estremamente metodica.
Nella ideazione degli ambienti, composti principalmente da opere tridimensionali monocrome, i rosa e gli azzurri dei paesaggi dell’Abruzzo – la regione affacciata sull’Adriatico dove l’artista ha sempre vissuto e lavorato – sono sublimati e resi atemporali grazie al materiale con cui sono realizzate le sue opere.
Il Nouveau Musée National de Monaco presenta questo nuovo progetto nell’ambito di un programma espositivo dedicato ad artisti che, come Thomas Schutte, Richard Artschwager, Erik Bulatov, Mike Nelson, Alfredo Volpi, hanno sviluppato una ricerca autonoma, indipendente da movimenti o correnti artistiche, rivolta alla fusione delle arti e all’esperienza concreta dello spazio.
La mostra di Spalletti è accompagnata da catalogo, pubblicato da Mousse, che contiene una conversazione inedita dell’artista con Hans Ulrich Obrist, testi critici di Cristiano Raimondi e di Valerie De Costa, i saggi rieditati di Tommaso Trini, Daniel Soutif, Daniela Lancioni e Bruno Corà.
In occasione dell’esposizione è stato inoltre realizzato, con il contributo del NMNM Nouveau Musée National de Monaco, Montecarlo, un documentario (1h30’, 4k, sottotitoli francesi e inglese) dedicato a Ettore Spalletti scritto e diretto da Alessandra Galletta, prodotto dalla casa di produzione indipendente milanese LAGALLA23 Productions, che verrà presentato in anteprima mondiale.
Il documentario che restituisce un ritratto umano e artistico di Spalletti è arricchito da narrazioni che vedono protagonisti lo storico dell’arte Germano Celant, il padre gesuita Andrea Dall’Asta, il direttore della Marian Goodman Gallery Andrew Leslie Heyward, le galleriste Lia Rumma, la nipote Benedetta Spalletti, la moglie Patrizia Leonelli e l’assitente Azzurra Ricci.