FERRARA – In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), la Biblioteca Comunale Ariostea e l’Università degli Studi di Ferrara presentano una mostra dedicata al Sommo Poeta celebrato attraverso l’esposizione di manoscritti, antiche edizioni e opere d’arte.
L’esposizione, a cura della responsabile Biblioteche del Comune di Ferrara Mirna Bonazza e dal docente di Paleografia e di Codicologia all’Università di Ferrara Sandro Bertelli, è l’opportunità per conoscere un patrimonio librario rarissimo, con esemplari mai esposti in precedenza.
La rassegna, che rientra in un progetto che coinvolge numerosi archivi e biblioteche dell’Emilia-Romagna, è stata promossa dalla Regione stessa e dalla Società Dantesca Italiana.
Il percorso espositivo
Ad aprire il percorso in Sala Ariosto sono gli incunaboli della Divina Commedia, il più antico dei quali risale al 1477-1478; seguono esemplari del 1491, 1493, 1497 corredati da xilografie, vignette e illustrazioni a piena pagina. Trovano posto nelle vetrine anche rare cinquecentine, come Le terze rime di Dante (Venezia, Aldo Manuzio, 1502); e il Danthe Alighieri fiorentino historiado (Venezia, Bartolomeo Zani, 1507).
In mostra anche un importante testimone del noto sonetto di Dante, Guido i’ vorrei che tu e Lapo ed io, conservato in un codice in lingua francese della prima metà del Trecento che contiene Le livre dou treçor di Brunetto Latini.
Da evidenziare la presenza di una particolare edizione della Commedia tradotta in latino dal gesuita Carlo D’Aquino, in tre volumi, il cui frontespizio reca l’indicazione di stampa Napoli, Felice Mosca, ma che fu impressa a Roma da Pietro Bernabò, nel 1728, proveniente dalla Biblioteca del Collegio della Compagnia di Gesù di Ferrara.
Provienente dalle collezioni artistiche dell’Ariostea è in mostra il busto di Dante, eseguito dalla Manifattura di Signa (Firenze) nei primi anni del Novecento.
La seconda sezione della mostra, in Sala Carli, è dedicata invece all’iconografia dantesca con numerose illustrazioni provenienti dalla collezione dei disegni del ferrarese Franco Morelli (1925-2004), straordinario interprete artistico della Divina Commedia, prestate dai Musei Civici del Comune di Cento.