FIRENZE – Con un atto firmato davanti a un notaio in Palazzo Sacrati Strozzi, sede della presidenza regionale toscana, dal presidente Enrico Rossi, è nata la scorsa settimana la Fondazione Alinari per la fotografia.
Rossi ha spiegato: “Si chiude un percorso iniziato con l’acquisizione da parte della Regione Toscana, nel gennaio scorso, del patrimonio fotografico Alinari, cinque milioni di pezzi che documentano un secolo e mezzo di storia toscana, italiana e internazionale. Un grande, immenso patrimonio culturale e artistico di rilevanza mondiale che in questo modo potrà restare nel presente e per le future generazioni. Da oggi parte un nuovo capitolo di una grande storia. E’ un’operazione di politica culturale tra le più importanti nel corso degli ultimi cinque anni”. “Non esistono Fondazioni come questa, molti altri depositi sono stati smembrati, venduti e non sufficientemente valorizzati – ha continuato il presidente della Regione Toscana – Quello che abbiamo concretizzato oggi è un esempio di politica culturale moderna, seria, profonda, di cui potranno usufruire tutti i cittadini, e non solo della nostra regione e del nostro Paese. Compito della Fondazione e del comitato scientifico sarà valorizzare bene questo patrimonio. Sono sicuro che questa iniziativa assumerà un grande valore anche sotto il profilo economico, che fra alcuni anni sarà molto più elevato rispetto a quello attuale. Per la Toscana è indubbiamente un investimento tra i più significativi” – ha concluso Rossi.
La Fondazione è stata costituita per promuovere una diffusa cultura dell’immagine fotografica, a partire dalla gestione del “patrimonio Alinari” ed ha per finalità la conservazione, la valorizzazione e la promozione dell’insieme dei beni fisici e digitali, preservandone l’autentico valore storico-culturale e l’integrità fisica e promuovendone le migliori condizioni di conoscenza. Lo farà favorendo una ampia e consapevole fruizione del “patrimonio Alinari” da parte del pubblico dei cittadini e dei turisti, anche attraverso la costituzione di un Museo della fotografia, e organizzando attività di educazione e di formazione, di studio, di ricerca e di restauro, anche in collaborazione con istituzioni e artisti. La Fondazione favorirà poi la comunicazione e la promozione del “patrimonio Alinari”, anche per favorire un’ampia conoscenza delle tecniche, dei mezzi, dei soggetti, degli stili, delle scuole, degli artisti, delle indagini critiche che hanno caratterizzato la storia della fotografia, in Italia e all’estero, operando anche mediante iniziative editoriali, performative e di dibattito pubblico per alimentare il confronto nella società sul ruolo della fotografia come linguaggio della modernità e veicolo di coesione sociale. La sede provvisoria della Fondazione è collocata presso gli uffici regionali di via Farini a Firenze, in attesa dei lavori che devono iniziare per il recupero e l’adeguamento di Villa Fabbricotti, destinata ad ospitare sede della Fondazione e Museo.
La Regione ha assicurato alla Fondazione un fondo di dotazione di 50.000 euro e un fondo di gestione di 600.000 euro per l’annualità 2021 e di ulteriori 600.000 euro per il 2022.
Membri della Fondazione sono i fondatori, i sostenitori e gli aderenti. Lo Statuto prevede che siano organi della Fondazione il presidente, l’assemblea che avrà un numero di componenti compreso tra tre e sette, il consiglio di amministrazione che avrà lo stesso numero di membri e che nominerà il presidente scegliendolo tra i suoi componenti, il comitato scientifico composto da tre membri e il revisore unico.
E’ prevista la nomina di un direttore, individuato attraverso selezione pubblica mediante procedura comparativa e nominato dal Consiglio di amministrazione.